Ma liberaci da BlackRock, amen
C’è una novita per Cryptorama. Per questo numero del settimanale abbiamo fatto una chiacchierata con Alessandro Ottaviani, pasdaran degli ETF Bitcoin Spot, che potrete ascoltare prima di leggere l’ultimo funambolico numero.
Di cosa abbiamo parlato? Di ETF Bitcoin, che sono stati tutti rimandati (di nuovo) e che per Alessandro (come per chi vi scrive) saranno in realtà una delle cose migliori mai accadute nel mondo Bitcoin.
Libera me domine
Ognuno hai bisogno dei suoi nemici. Una parte dei bitcoiner ha individuato in banche, società di investimento e Wall Street i migliori candidati.
L’arrivo di BlackRock nello spazio – offrendo un banale ETF – ha dato manforte all’anima più gruppettara e compagna dell’eterogenea community Bitcoin. E qualcuno ha finito pure le pastiglie di Xanax.
No, BlackRock non avrà potere decisionale su nulla di importante per Bitcoin. Non ha avrà voti, non avrà accesso alle vostre chiavi. Nulla di nulla. Offrirà un ETF, che è una roba con il quale il mondo dei normies ha fatto già pace da tempo.
Niente di trascendentale: chi vuole – tra gli autorizzati – comprerà Bitcoin, li depositerà da Coinbase e chiederà in cambio quote dell’ETF da rivendere sul mercato secondario.
E no, non ci sarà alcun fork. E per farlo, certamente non c’è bisogno di un ETF.
E anzi, BlackRock si è anche impegnata in caso di hardfork (una roba alla Bitcoin Cash, per intenderci) di andare con la corrente, che sarà decisa dagli utenti e non da BlackRock stessa.
Le notizie della settimana
WASHINGTON – SEC ha rimandato di nuovo la decisione sugli ETF Bitcoin Spot. Lo ha fatto in anticipo rispetto alla scadenza, ma con un motivo preciso che non c’entra nulla con BTC e neanche con l’ETF.
Fino a sabato scorso sembrava certo uno shutdown del governo USA, che avrebbe causato non pochi problemi anche alle normali operazioni di SEC. E per prevenire problemi, ha deciso di operare prima. Ora c’è tempo fino a gennaio per la prossima decisione.
TWITTER – Honda accetterà Bitcoin. O forse no. Fa il giro di Twitter, complici le solite pubblicazioni piene di spazzatura, la notizia che il colosso giapponese avrebbe iniziato a accettare Bitcoin insieme a decine di altre crypto.
In realtà ci sarà un intermediario che permetterà di… con Honda che non ha confermato e non ha smentito perché in realtà non c’è nulla di cui parlare. Non sarà la prima fake di certi account, non sarà l’ultima.
FTX – Sam Bankman-Fried stava pensando, al culmine del suo delirio, di offrire denaro a Donald Trump affinché questo non si ricandidasse. La cosa più curiosa è che pare sia circolata una cifra precisa.
Secondo Michael Lewis, che ora sta facendo il giro per promuovere il suo libro e che sembrerebbe nutrire non poca ammirazione per SBF, a un certo punto l’ex capo di FTX si sarebbe però chiesto: “È legale?”
BITCOIN SV – Volano stracci in casa Bitcoin SV. Christen Ager-Hanssen se ne va da nChain sbattendo la porta e pubblica una serie di mail tese a sbugiardare Craig Wright. Sì, è il tizio che si spaccia per Satoshi Nakamoto.
A quanto pare non sarebbe solo Ager-Hanssen a esser furioso, ma anche chi sta finanziando le cause di Wright contro chiunque gli capiti a tiro.