Arrivano le Crypto a Washington: $78M per le Elezioni USA
Mentre in Italia si parla poco di Bitcoin e delle criptovalute, al di là dell’oceano c’e’ un fortissimo interesse da parte della politica in vista delle prossime elezioni presidenziali americane del novembre 2024. I numeri sono impressionanti: sarebbero 78 i milioni di dollari raccolti da Fairshake, un Super PAC (Comitato d’Azione Politica) per sostenere candidati favorevoli alle cripto.
Il modello americano e i Super PAC
Ma perché questi “Super PAC” sono così importanti negli Stati Uniti? Immaginate un enorme serbatoio di donazioni private, svincolato dai limiti di spesa imposti alle singole campagne elettorali. Questo è il Super PAC, un’arma potentissima nelle mani di chi vuole influenzare il voto americano. Fairshake, con il suo bottino da 78 milioni, vuole supportare tutti quei candidati che appoggiano il mondo crypto a Washington. Tra i suoi sostenitori troviamo giganti del settore come Andreessen Horowitz, ARK Invest e aziende note come Circle, Ripple e Coinbase.
Perché tanto interesse verso la politica americana? La risposta è semplice: regole del gioco. Il settore crypto negli Stati Uniti è ancora nebuloso dal punto di vista normativo. La Securities and Exchange Commission (SEC), l’organo di controllo del mercato finanziario, ha recentemente bocciato la richiesta di Coinbase di creare regole specifiche per le criptovalute, definendola “ingiustificata”. Questo ha creato un clima di incertezza che ha spinto molti attori del settore a cercare appoggio politico.
Le Crypto a Washington
Ecco che entra in scena Fairshake. Con i suoi milioni, il Super PAC intende sostenere candidati che chiedono una regolamentazione chiara e favorevole alle criptovalute. Tra i nomi più caldi nel comunicato stampa, ci sono i repubblicani Vivek Ramaswamy, ex imprenditore, e Asa Hutchinson, ex governatore dell’Arkansas, e il democratico Dean Phillips. Tutti chiedono una riduzione dei poteri della SEC e l’introduzione di regole specifiche per il settore.
Guardando all’Italia, la situazione è ben diversa. Mentre in America il dibattito politico è infuenzato da milioni di dollari in cerca di leggi favorevoli, qui da noi il tema cripto fatica a trovare spazio nel discorso pubblico. Tuttavia, la crescente popolarità di Bitcoin nella popolazione potrebbe presto portare anche il Belpaese a confrontarsi con questioni simili.
Importante sviluppo per le elezioni
Cosa aspettarsi dunque dalle prossime elezioni americane? La battaglia crypto a Washington è solo all’inizio, e i milioni di Fairshake (seppur non siano una quantità enorme) potrebbero davvero cambiare le carte in tavola. Resta da vedere se gli elettori americani saranno sensibili alla comunicazione pro-crypto e se la politica riuscirà a trovare un compromesso accettabile dall’elettorato.
Per quanto riguarda Bitcoin, la notizia importa relativamente poco, in quanto il progetto di Satoshi non ha veramente delle aziende dietro che si possano occupare di versare fondi a Washington. Da un lato, questa azione potrebbe decisamente mitigare le ostilità che si sono viste di recente. Dall’altro, il Super PAC dimostra chiaramente che il mondo crypto non e’ affatto morto e che la storia passata di scam e marketing fraudolenti si ripeterà per il prossimo ciclo e forse anche oltre.
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