SOFTWAR: UN NUOVO PROTOCOLLO #1
Pubblichiamo oggi il primo articolo della miniserie SOFTWAR: UN NUOVO PROTOCOLLO, a cura di Mateusz Riva.
Un’analisi di alcuni temi (ancora) poco dibattuti all’interno della comunità di bitcoiner: la sicurezza fisica, il ruolo fondamentale che ricopre la “proiezione di potenza” (intesa come imposizione di forza da un soggetto ad un altro), il ruolo delle guerre nella nostra società e di come tecnologie basate sulla POW (Proof of Work) come Bitcoin si inseriscano in questo contesto.
PREMESSA
Il Maggiore Americano Jason Lowery ha scritto un libro dal titolo “Softwar” come tesi di laurea. Questa tesi, prima in vendita su Amazon, è stata ritirata e ora può essere acquistata solo negli angoli più oscuri di internet.
Mi piace pensare che questo fatto non sia casuale, in quanto gli argomenti trattati hanno notevole impatto sulla sicurezza nazionale degli USA e dei vari stati e forse anche sul modo con cui verranno affrontate le future guerre, in particolare quelle nel dominio digitale.
Non ho la pretesa di riproporre tutti gli argomenti trattati nella sua tesi di laurea.
Voglio semplicemente sensibilizzarti su questi temi, dandoti spunti di riflessione che ti facciano apprezzare ancora di più questa nuova tecnologia che connette in modo indissolubile il mondo fisico al mondo digitale ed evidenziare come questa, a partire dalla sua scoperta, abbia già sconvolto e sempre di più sconvolgerà il paradigma esistente.
BENEFIT TO COST RATIO
Se studierete la natura, noterete che buona parte delle specie animali proteggono le proprie risorse con la medesima strategia seppur con modalità differenti: utilizzando brutale potenza fisica (ciascuna specie in base alle specificità dell’habitat in cui vive).
Sia che difendano il proprio territorio, il cibo o la prole lo fanno imponendo la propria potenza (muscolare, degli artigli o del veleno che producono) al fine di limitare le capacità di azione di altri animali.
In particolare, quello che vediamo oggi non è altro che il frutto dell’incessante passare dei millenni che ha selezionato all’apice di ciascun habitat le specie che si sono meglio adattate nella proiezione della propria potenza nei confronti di altri soggetti.
Tutti gli organismi, gli esseri viventi in generale, ogni persona, le organizzazioni o gruppi di questi, possono essere attaccate fisicamente in quanto c’è sempre un beneficio nell’attaccare qualcuno al fine di appropriarsi di qualcosa che possiede (chiameremo “Ba”, ossia il Beneficio dell’attacco).
Pensiamo ad un alveare, non contiene forse delizioso miele?
Il “costo” di attaccare un alveare per prendersi il miele (derubando le api del loro lavoro) è quello di centinaia di pungiglioni che ti colpiscono infliggendo dolore. Per mantenersi al sicuro, molto semplicemente, è necessario imporre un costo elevato a chi attacca (chiameremo “Ca”, ossia il Costo dell’attacco).
La natura si ottimizza costantemente al fine di ridurre la propria vulnerabilità, ovvero proteggendosi imponendo un elevato costo fisico a chi attacca. Dividendo Ba per Ca, si ricava effettivamente l’IRR (tasso di ritorno) dell’investimento dell’attacco:
BCRa = Ba/Ca
(Benefit to Cost Ratio of attack)
Per essere fisicamente al sicuro è necessario ridurre al minimo tale coefficiente BCRa facendo esattamente come la natura che iterando incessantemente secondo questo principio, impone un costo fisico di attacco ad ogni minaccia.
Hai mai notato che tutte le creature all’apice dei propri habitat hanno grandi artigli, denti affilati e potenti muscoli oltre ad un aspetto generalmente “minaccioso”?
Se vuoi proteggere una risorsa, un territorio o il frutto del tuo lavoro devi trovare un modo per imporre un alto costo a chiunque possa desiderare attaccarti per depredarti.
A partire dai più semplici organismi viventi come i batteri, passando per branchi di lupi, fino ad arrivare ad intere nazioni nelle varie parti del mondo, tutti combattono per affermare e mantenere il proprio diritto accesso alle varie risorse.
Non ci sono legislatori in natura che scrivano leggi per determinare confini territoriali ai vari branchi, o che dirimano contenziosi mediante un meccanismo non violento.
Tutto deriva dalla potenza che ciascuno possiede, dal fatto che non ci sia bisogno di chiedere permesso a nessuno, dal fatto che non ci sia bisogno di riporre la propria fiducia verso terzi: tutti hanno egalitario diritto di proiettare la propria potenza verso altri.
IL CONTROLLO DELLE RISORSE
Nella società civilizzata di oggi spesso questi temi non sono dibattuti in quanto deleghiamo questi compiti all’esercito, affinché proietti per noi la potenza, mostrando a potenziali aggressori che in caso di attacco non rimarremo inermi. Questa manifestazione di potenza (se sufficientemente grande rispetto al valore protetto), consente quindi di mantenere i nostri beni e risorse al sicuro.
Facendo un esempio semplice. Immagina di trovarti agli albori della civiltà e di aver appena scoperto come coltivare i cereali, vicino ad un fiume, su un territorio molto fertile. Come ti mantieni al sicuro?
Esattamente come fanno le api con i loro pungiglioni, infilzando con delle lance chiunque cerchi di venire a prendere con la forza il frutto del tuo lavoro. Imponendo quindi un costo fisico all’attacco mediante un confronto corpo a corpo.
Immagina ora di scalare questa situazione a vari stati separati da mari e oceani che desiderano scambiare i propri prodotti. Come fanno questi ad accertarsi di mantenere la libertà e il diritto incondizionato di accesso al mare al fine di poter scambiare tramite il commercio beni e servizi con altri stati?
SUGGERIMENTO: non tramite trattati e regole, ma grazie alla costituzione di una marina militare che conferisca egalitario diritto di accesso al mare senza dover far riferimento a terzi, al fine di mantenere in essere tale diritto, imponendo un elevato costo fisico di attacco, riducendo così il rapporto BCRa.
NOTA: avrai notato che gli accordi, i trattati e le leggi internazionali sono quasi sempre stati redatti sotto la guida e supervisione (e aggiungerei a vantaggio) del soggetto che ha la forza in campo più potente.
Vediamo ora il dominio successivo: l’aria. Una volta che l’umanità ha imparato a volare, come si mantiene il controllo dello spazio aereo, sempre senza dover chiedere il permesso a nessuno, senza dover fare riferimento a terzi per mantenere tale diritto, in modo egalitario agli altri partecipanti?
Tramite la costituzione dell’aeronautica che impone un elevato costo fisico di attacco, riducendo così ancora una volta il rapporto BCRa.
Cosa succede quando l’umanità espande i propri domini verso lo spazio? Come si preservano i medesimi principi che consentano accesso incondizionato a questo dominio? Ancora una volta mediante la costituzione di una forza aerospaziale che ne garantisca il presidio.
Per quanto possa essere o sembrare brutale e primitivo, questo è quanto finora ha fatto la vita in tutte le sue forme per determinare a chi spetti il privilegio del controllo sulle risorse, sia tra specie diverse che tra soggetti della medesima specie.
E se invece la civiltà umana espande il proprio dominio nel mondo digitale?
Ne parliamo nel prossimo articolo.
Stay Tuned
[To be continued…]
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