Gazprom accelera le esportazioni di gas in Cina: un nuovo era
La compagnia energetica russa Gazprom ha annunciato che accelererà le sue esportazioni di gas naturale in Cina attraverso il gasdotto Power of Siberia. Questo è in linea con l’accordo stipulato con la China National Petroleum Corporation (CNPC) per raggiungere la capacità massima del gasdotto di 38 miliardi di metri cubi (bcm) all’anno entro la fine del 2024, un anno prima del previsto.
Questo passo riflette la focalizzazione della Russia sulla Cina come importante acquirente del loro gas naturale, poiché cercano di sostituire i clienti europei persi a causa del loro coinvolgimento nel conflitto in Ucraina. Gazprom ha già aumentato le proprie consegne, con 20,8 bcm spediti nei primi otto mesi del 2024, vicino al totale dell’anno scorso di 22,7 bcm.
Oltre al gasdotto Power of Siberia, la Russia sta lavorando anche su un secondo gasdotto dal suo Estremo Oriente, che si prevede aggiungerà 10 bcm all’anno entro il 2027. Tuttavia, i negoziati per questo progetto, noto come Power of Siberia 2, hanno incontrato un ostacolo a causa di disaccordi sui prezzi. La recente decisione della Mongolia di non includere finanziamenti per la costruzione del gasdotto nel loro piano economico quinquennale ha alimentato speculazioni sulla possibilità che la Cina stia riconsiderando il progetto.
Sebbene la Cina sia attualmente il principale cliente energetico della Russia, stanno anche rivalutando la loro dipendenza dal gas russo. Questo è dovuto a preoccupazioni geopolitiche, al rischio di sovradipendenza e al loro interesse a diversificare le fonti energetiche.
Nonostante ciò, la Russia è ancora desiderosa di aumentare le sue esportazioni di gas in Cina, poiché i loro mercati europei continuano a diminuire a causa delle sanzioni e degli investimenti in fonti di energia alternative. Questo spostamento verso la Cina nella strategia energetica russa è un avvenimento significativo e sottolinea il ruolo importante che la Cina avrà nei loro piani futuri.