I Pericoli della Tecnologia Digitale: Ritornare all’Analogico
Reporter: Salve a tutti, oggi parleremo dei potenziali pericoli derivanti dalla dipendenza eccessiva dalla tecnologia digitale. Secondo un articolo di Jeffrey Tucker su The Epoch Times, la nostra società è diventata sempre più dipendente dai dispositivi e dai sistemi digitali, ma questi possono facilmente fallire e renderci vulnerabili. Tucker sottolinea che molte delle cose che utilizziamo oggi non sono state testate per la loro affidabilità a lungo termine e hanno un punto di rottura singolo. Ciò significa che se qualcosa va storto, potrebbe smettere di funzionare tutto contemporaneamente senza alcuna garanzia su quando verrà riparato.
Tucker condivide un’esperienza personale in cui ha visitato una piccola lavanderia in un seminterrato a Manhattan e ha notato che il proprietario stava ancora utilizzando una macchina da cucire del 1948. Questo gli ha fatto capire che molti commercianti nella sua zona utilizzavano anche apparecchiature datate che si sono dimostrate affidabili nel tempo. Al contrario, i modelli più recenti potrebbero non durare a lungo e potrebbero essere più vulnerabili ai guasti digitali. Tucker menziona anche che le persone stanno mantenendo le loro auto più vecchie a benzina perché sono più affidabili e possono essere facilmente riparate se qualcosa va storto.
L’autore solleva anche le possibili conseguenze di un grande disastro, come un uragano, dove la rete e i sistemi digitali potrebbero fallire per settimane o addirittura mesi. In queste situazioni, le persone dovrebbero fare affidamento su tecnologie vecchie come generatori, benzina e oggetti fisici come contanti, libri e mappe cartacee. Ciò evidenzia l’importanza di avere competenze analogiche e di essere preparati per le emergenze.
Tucker solleva anche preoccupazioni sulla capacità del governo di gestire una grave crisi, citando esempi di sottovalutazione da parte della FEMA e persino di ostacoli agli sforzi privati di assistenza. Suggerisce che in caso di emergenza, il governo potrebbe non essere nostro amico ma piuttosto un ostacolo.
L’articolo affronta anche il concetto di tecnologia “senza contatto”, che è diventata popolare durante la pandemia di COVID-19 ma potrebbe non essere così pratica come inizialmente pensato. Tucker sostiene che l’ossessione per la tecnologia senza contatto dimostri una mancanza di attenzione nell’utilizzare le nostre mani e competenze fisiche per migliorare il mondo, andando contro l’idea dell’incarnazione.
In conclusione, Tucker esorta i lettori a considerare i potenziali rischi derivanti dalla dipendenza eccessiva dalla tecnologia digitale e a essere preparati per le emergenze, possedendo una solida rete di amici e competenze analogiche di base. Suggerisce inoltre di mantenere una riserva di contanti e alcuni oggetti fisici come coperte e monete d’argento come piano di emergenza. Questo articolo serve come promemoria per non dare per scontati i nostri confort moderni e per essere preparati a eventi imprevisti.