Biden Propone Tassa del 30% sul Mining di Bitcoin negli USA
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha presentato la sua proposta di bilancio per l’anno fiscale 2025, che include un’accisa sull’estrazione di bitcoin per “ridurre l’attività mineraria”.
L’amministrazione Biden ha recentemente presentato una proposta di bilancio per il 2025 che sta facendo infuriare la comunità Bitcoin. La proposta, che mira a finanziare il programma di infrastrutture del presidente Joe Biden, prevede l’introduzione di una tassa del 30% sul mining di Bitcoin.
La nuova proposta di Biden
Nel documento General Explanations of the Administration’s Fiscal Year 2025 Revenue Proposals dell’amministrazione Biden, si puo’ vedere che a pagina 72 l’amministrazione sta proponendo un’accisa del 30% sulle operazioni di mining di bitcoin.
Secondo la proposta, gli impianti di mining di Bitcoin consumano una quantità significativa di energia elettrica, causando impatti ambientali negativi e aumentando i prezzi dell’energia per le comunità che condividono la stessa rete elettrica. Inoltre, il mining di Bitcoin può “creare incertezza e rischi per le aziende di servizi pubblici e le comunità locali, poiché l’attività di mining è altamente variabile e mobile”.
L’amministrazione propone quindi un’imposta di consumo sull’elettricità utilizzata dalle aziende impegnate nel mining di Bitcoin. Questa tassa sarebbe pari al 30% dei costi dell’elettricità utilizzata nel mining di Bitcoin, sia per le aziende che utilizzano risorse informatiche di proprietà che per quelle che le noleggiano da terzi.
Inoltre, le aziende di mining di Bitcoin sarebbero tenute a riportare l’importo e il tipo di elettricità utilizzata, nonché il suo valore, se acquistata esternamente. Le aziende che noleggiano capacità di calcolo dovrebbero riportare il valore dell’elettricità utilizzata dall’azienda che noleggia, che servirà come base imponibile per la tassa.
Ancora pressione sui miner dopo l’halving
La proposta entrerebbe in vigore per gli anni fiscali a partire dal 31 dicembre 2024 e sarebbe gradualmente introdotta nel corso di tre anni, con una tassa del 10% nel primo anno, del 20% nel secondo e del 30% dal terzo anno in poi. Questa proposta sembra seguire una campagna mediatica coordinata sulle presunte conseguenze negative del mining di Bitcoin.
La notizia, riportata da varie testate tra cui Coindesk ha suscitato reazioni molto negative nella comunità Bitcoin. Sono in molti infatti a vedere questa tassa come un attacco diretto al Bitcoin e una minaccia alla sua decentralizzazione.
La proposta di tassare il mining di Bitcoin potrebbe avere anche ripercussioni sul mercato delle fee. Con una tassa del 30%, molte aziende di mining potrebbero decidere di spostare le loro attività in paesi con costi energetici inferiori. Questa tassa potrebbe anche scoraggiare gli investimenti nel settore del mining, che sta diventando sempre più competitivo. Le piccole aziende e i singoli miner potrebbero non essere in grado di sostenere una tassa così elevata, portando
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