Caso Assange: La Promessa da Marinaio del Governo USA
Dopo la decisione della Corte Suprema del Regno Unito di concedere l’estradizione per Julian Assange agli Stati Uniti, il governo americano ha presentato una nota diplomatica alla Crown Prosecution Service (CPS) contenente delle assicurazioni riguardanti il rispetto del Primo Emendamento e il rischio della pena di morte.
Secondo il team legale di Assange, il governo degli Stati Uniti ha confermato che Assange non sarà discriminato sulla base della sua nazionalità e avrà il diritto di invocare il Primo Emendamento durante il processo e la sentenza. Tuttavia, la risposta di Stella Assange, moglie di Julian, non è stata positiva. Ha sottolineato che gli Stati Uniti non si sono impegnati a ritirare l’asserzione della procura secondo cui Assange non ha diritto al Primo Emendamento perché non è cittadino americano. Inoltre, ha osservato che gli Stati Uniti hanno limitato le loro dichiarazioni a semplici “parole di comodo”, affermando che Julian può “chiedere di invocare” il Primo Emendamento se verrà estradato.
I prossimi step nel caso Assange
La questione delle assicurazioni presentate dagli Stati Uniti nel caso Assange sarà affrontata in un’udienza il 20 maggio. Se la Corte Suprema sarà soddisfatta dalle garanzie fornite dagli Stati Uniti, compresa la motivazione per cui il Primo Emendamento non si applica ad Assange, allora sarà negata la possibilità di un appello contro l’estradizione. Nel frattempo, Assange ha iniziato il suo quinto anno di detenzione nella prigione di massima sicurezza di Belmarsh a Londra. Attualmente, è accusato di 17 capi d’accusa ai sensi dell’Espionage Act e uno di cospirazione per commettere intrusioni informatiche, tutti correlati alle sue attività giornalistiche.
La risposta della moglie di Assange è stata accompagnata da una foto che mostra una copia della nota diplomatica inviata dalla missione degli Stati Uniti a Londra alla CPS. La foto è stata pubblicata su Twitter dalla giornalista Megan Specia, che ha dichiarato di aver ottenuto il documento tramite una richiesta di accesso ai documenti governativi. La foto è stata anche condivisa dal sito web The Dissenter, che ha pubblicato un articolo sull’argomento.
La decisione della Corte Suprema del Regno Unito di concedere l’estradizione nel caso Assange è stata contestata da diverse personalità politiche, attivisti per i diritti umani e organizzazioni internazionali. Alcuni sostengono che il caso di Assange rappresenti una minaccia per la libertà di stampa e l’esposizione della verità, mentre altri lo vedono come un attacco alla privacy e alla libertà di informazione. In ogni caso, il caso di Assange continua a dividere l’opinione pubblica e a sollevare importanti questioni riguardanti la libertà e la giustizia.
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