Caso Paxful: Schaback Colpevole per Mancanza di Programma AML

Il co-fondatore di Paxful, Artur Schaback, ha recentemente dichiarato la sua colpevolezza nel caso di “conspiracy to fail to maintain an effective AML program”, ovvero il fallimento nel mantenere un programma efficace di antiriciclaggio di denaro. Secondo i documenti presentati in tribunale, Schaback ha utilizzato Paxful Inc. per operare Paxful, una piattaforma virtuale peer-to-peer per la compravendita di Bitcoin senza raccogliere le informazioni necessarie sui clienti.

Inoltre, ha pubblicizzato Paxful come una piattaforma senza la necessità di fornire informazioni di identificazione e ha presentato politiche fittizie di antiriciclaggio a terze parti, nonostante sapesse che non erano implementate o rispettate da Paxful. Inoltre, non ha mai presentato alcuna segnalazione di attività sospette, nonostante fosse a conoscenza delle attività criminali e sospette dei suoi utenti.

Schaback ha dichiarato la sua colpevolezza per “cospirazione per non istituire, sviluppare, implementare e mantenere un programma efficace di antiriciclaggio di denaro come richiesto dalla Bank Secrecy Act”. Questo reato può essere punito fino a 5 anni di prigione e la sentenza è prevista per il 4 novembre 2024. Inoltre, Schaback ha accettato di pagare una multa di $5 milioni e di dimettersi dal consiglio di amministrazione di Paxful.

Questo caso è un altro esempio di come il settore stia diventando sempre più regolamentata e come le autorità stiano prendendo seriamente la prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo.

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