CBDC in India: Un Milione di Transazioni al Giorno
L’e-rupee, la CBDC in India, ha raggiunto un milione di transazioni in un solo giorno il 27 dicembre 2023, un traguardo che ha lasciato molti spiazzati dalla velocita’ con cui la tecnologia e’ stata adottata. La notizia è stata confermata da una lettera del governatore della Reserve Bank of India (RBI), Shaktikanta Das, ai dipendenti datata 29 dicembre, che ha evidenziato come l’uso della CBDC (Central Bank Digital Currency) abbia superato il traguardo delle 1 milione di transazioni in un giorno.
Un evento eccezionale
Tuttavia, va notato che questo risultato potrebbe non rappresentare una pratica quotidiana, ma piuttosto un’eccezione. Il target iniziale dichiarato era di raggiungere 1 milione di transazioni al giorno entro la fine del 2023, e non è chiaro se tale volume sia stato mantenuto in modo costante. La notizia ovviamente solleva alcune riflessioni critiche sulle CBDC in India e sul loro impatto sul controllo governativo, privacy finanziaria e censura.
I piani per la CBDC in India
La RBI sta conducendo sperimentazioni sia per la CBDC al dettaglio che per quella “all’ingrosso”. La fase pilot della CBDC al dettaglio è attiva in oltre 15 città, coinvolgendo oltre una dozzina di banche. Tuttavia, non è stata ancora annunciata una tempistica per il lancio su larga scala della CBDC. In India, già esiste un movimento diffuso verso un’economia senza contanti grazie all’Unified Payments Interface (UPI). Di conseguenza, la digitalizzazione della rupia ha faticato a raggiungere volumi di transazione elevati, mantenendosi mediamente intorno alle 25.000 al giorno. La RBI pero’ avrebbe cercato di aumentare questi volumi negli ultimi mesi.
Il ruolo dei dipendenti pubblici e bancari
Il raggiungimento del milione di transazioni in un giorno è stato attribuito al deposito dei salari e dei benefici dei dipendenti da parte di alcune banche, sia statali che private, nei loro portafogli CBDC il mese scorso. Tra le banche coinvolte, secondo quanto riportato da Reuters, figurano HDFC Bank, Kotak Mahindra Bank, Axis Bank, Canara Bank e IDFC First Bank. Si è anche menzionata la partecipazione di Union Bank of India, un’entità di proprietà governativa.
I sindacati sono divisi sulle CBDC in India
La decisione di alcune banche di incentivare i dipendenti a utilizzare la CBDC in India ha sollevato critiche. L’All India Union Bank Employees Federation, un sindacato per i dipendenti bancari, ha espresso la propria insoddisfazione, sostenendo che la direzione non può costringere i dipendenti a utilizzare il portafoglio digitale.
D’altro canto, un rappresentante di un altro gruppo, l’All India Union Bank Employees Association, ha adottato un tono diverso da quello del suo collega. Il segretario generale dell’Associazione, N. Shankar, ha affermato che il sindacato era una minoranza e ha sostenuto che se una banca offre servizi CBDC ai clienti, non c’è motivo per cui non dovrebbe offrirli anche ai dipendenti.
Una strada pericolosa per le CBDC in India
Questo successo della CBDC in India solleva interrogativi sul controllo governativo e sulla potenziale violazione della privacy finanziaria. Mentre le CBDC offrono vantaggi in termini di efficienza delle transazioni, il loro crescente utilizzo potrebbe mettere a rischio la privacy finanziaria e aprire la strada a una maggiore censura finanziaria. Come si concilierà la necessità di innovazione con la salvaguardia dei diritti finanziari e della privacy dei cittadini? Anche se noi un sospetto lo abbiamo, solo il tempo potrà rispondere a questa domanda.