Che cos’è OP_RETURN?

OP_RETURN è un codice operativo (OP_CODE) utilizzabile nelle transazioni bitcoin. Questo codice operativo non risolve una condizione logica (come fanno altri OP_CODE, ad esempio OP_CHECKSIG che verifica le firme e dà risultato VERO o FALSO) ma viene usato per memorizzare dati sulla blockchain.

Inserendo dati arbitrari come “argomento” dell’OP_CODE OP_RETURN otteniamo due risultati:

1- i satoshi associati a quella transazione non saranno MAI più spendibili in una nuova transazione.  Dal momento che ogni transazione porta con sé le condizioni di spendibilità futura, non essendo OP_RETURN un operatore logico, non vi sarà nessun modo per “sbloccare” quella transazione. I satoshi associati a quell’UTXO si considerano “bruciati”. Nessuno potrà mai spenderli. Rimarrano lì, immobili per sempre.

2- i dati inseriti saranno conservati sulla blockchain pubblica per sempre.  OP_RETURN consente l’inserimento di dati come hash, metadati o documenti entro un limite di 80 Kb. Si potrebbe esser tentati di pensare che inserire dati sulla blockchain di Bitcoin, che resterà pubblicamente leggibile per sempre, possa essere un ottimo modo per notarizzare proprietà o fare timestamping  di documentazioni; ma considerazioni sull’affidabilità  o meno tali notarizzazioni esulano dallo scopo di questo articolo.

Usando OP_RETURN, che rende i sats di quella specifica UTXO non più spendibili, possiamo dare prova di aver “bruciato” del valore. Ipoteticamente potremmo creare una chain parallela a Bitcoin (ma con alcune proprietà diverse) ove si ottengono tanti nuovi token quanti sats si sono bruciati. In questo caso si definirebbe la nuova chain “one way pegged” (collegata in una sola direzione) alla blockchain di bitcoin, in quanto l’operazione inversa (bruciare il token e ri-ottenere i sats) non sarebbe mai più possibile.

P.S. Le (ormai sempre meno) famigerate inscriptions su Bitcoin sono state possibili utilizzando OP_RETURN (e Taproot)

di CypherGatto