Chi ha rubato i nostri Biscotti?

GIULIANOVA (TE)Bitcoin non serve a niente ed è un pessimo modo di investire il tuo denaro. Nel caso in cui dovessi guadagnarci qualcosa, col piffero che ti lasceranno in pace. I grandi del G20 si mettono d’accordo per scambiarsi informazioni sul tuo cryptograno.

Perché? Perché devono tassarlo. E no, non è una fantasia del tuo affezionatissimo, ma a chiare lettere quanto è contenuto nell’ennesima risoluzione che vorrebbe normare il mondo di Bitcoin (e crypto). O quantomeno stabilire quanto vogliono mettersi in tasca. Nel frattempo il futuro capo di Bankitalia si dice molto preoccupato per gli stablecoin.

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FRANCOFORTE – Fabio Panetta è preoccupatissimo. Perché? Per gli stablecoin. Potrebbero ostacolare le magnifiche sorti e progressive dell’Euro Digitale. E potrebbero essere competizione – lo ha detto sul serio – ingiustamente avvantaggiata rispetto a BCE.

I gestori di stablecoin come Tether possono infatti reinvestire le riserve e offrire, dice Panetta, i loro servizi praticamente gratis, dato che guadagnano da tali investimenti dei depositi. Verrebbe da chiedersi se non è la stessa BCE che crea letteralmente denaro con un click, ma sorvoleremo. E sorvoleremo anche sul fatto che le banche fanno letteralmente lo stesso, con obblighi di riserva ben inferiori a quelli di Tether o USDC.

Avremo forse modo di chiederglielo di persona quando arriverà in Via Nazionale, a capo di Bankitalia. 🐕‍🦺

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INTERNET – Hanno trovato i Bitcoin di Grayscale. In realtà non si erano mai persi, ma qualche buontempone ha affermato a più riprese che i $BTC del più importante fondo su Bitcoin – che ne ha oltre 630.000 in cassa – in realtà non esistono.

Arriva Arkham Intelligence a smentire fregnacce che purtroppo su Twitter trovano sempre albergo, condivisioni e animi eccitati il giusto. Forse sarebbe il caso di riconsiderare l’affidabilità di più di qualche account Twitter. Che poi quando si viene sfregnacciati è sempre un “eh ma comunque, sempre meglio mettere tutti in guardia”. 🤡

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NUOVA DELHI – Il G20 ha trovato il primo fronte comune per Bitcoin e crypto. Che fronte comune? Quello delle tasse. I 20 grandi inizieranno a scambiarsi informazioni fiscali. È preoccupante? No.

Se sei ricco a sufficienza probabilmente sarai in un paese non del G20 a goderti il frutto della tua convinzione in Bitcoin. Se invece sei un onesto cittadino che si è dimenticato di avere un account su un exchange turco, in bocca al lupo. 🕵️

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WASHINGTON – Ethereum tiene fede al suo ruolo di eterno secondo e a Washington viene recapitata, dopo quella su Bitcoin, una richiesta per un ETF Ethereum Spot. Al contrario di quanto avvenuto per il primo però, questa volta sembra che non freghi niente a nessuno. Ma proprio a nessuno.

Sarà approvato? Mai prima di quello Bitcoin. Muoverà grandi capitali? Chissà. Il genio comunque è uscito dalla lampada – e non è detto che Gary Gensler sia in grado di rimetterlo dentro. 🧞

Chi ha rubato i nostri biscotti?

C’è una figura ricorrente nei deliri paranoidi di una fetta dei bitcoiner. È il cattivo col cilindro, che insieme ai sodali di Wall Street e di Washington sta organizzando il colpo di stato per prendersi tutto Bitcoin – o secondo altre versioni tutti i Bitcoin.

È finita

Il nuovo Twitter, che paga per le visualizzazioni, sembra aver esacerbato certi deliri.

E c’è BlackRock che sta comprando Bitcoin di nascosto – e tenendone basso il prezzo così da riempirsi le borse.

E c’è il cugino di BlackRock che sta comprando le azioni dei miner – e nontelodikono.

E c’è lo zio di BlackRock che sotterfugia con SEC per gestire i tempi di approvazione dell’ETF Bitcoin Spot, così da massimizzare i suoi guadagni – e le tue perdite, si intende.

La risposta, la mia, è sempre la stessa: se Bitcoin non può resistere alle macchinazioni dei poteriforti, tanto vale spegnere le ASIC il prima possibile.

Chissà però se riuscirà a resistere ai deliri paranoidi di alcuni dei membri più in vista della sua community, preti sballati che ora Elon Musk paga pure per spararla sempre più grossa.