Evasione dalla Libano: Gli Stati Uniti in Ritardo nel Soccorso
Gli Stati Uniti sono stati recentemente criticati per non aver agito abbastanza rapidamente nel soccorrere i cittadini americani nell’evacuazione dal Libano. Mentre altri paesi hanno avviato gli sforzi di evacuazione oltre una settimana fa, gli Stati Uniti hanno annunciato solo di recente i piani per assistere i propri cittadini nel lasciare il paese.
Secondo il portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, l’ambasciata degli Stati Uniti a Beirut è ancora aperta e in grado di assistere gli americani in cerca di passaporti d’emergenza o altra documentazione. Gli Stati Uniti continueranno anche a mettere a disposizione aerei per l’evacuazione finché l’aeroporto di Beirut rimarrà aperto.
Tuttavia, all’aeroporto hanno predominato principalmente voli di trasporto militare da parte di altri paesi, ad eccezione di Middle East Airlines, la compagnia aerea nazionale libanese. La maggior parte delle compagnie aeree occidentali e internazionali ha sospeso i voli per Beirut, e alcune evitano lo spazio aereo israeliano a causa del conflitto in corso tra Israele e Hezbollah.
Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti stima che attualmente ci siano 8.000 americani in Libano che cercano assistenza presso l’ambasciata statunitense. Un libanese-americano è già stato ucciso negli attacchi aerei israeliani.
In risposta all’aumento del pericolo nella regione, l’Agenzia europea per la sicurezza aerea ha emesso un avviso alle compagnie aeree per implementare rigorose procedure di monitoraggio dei rischi per i voli che passano attraverso lo spazio aereo israeliano. Questo avviso rimarrà in vigore fino al 31 ottobre, ma potrebbe essere rivisto o ritirato in anticipo a seconda della situazione.
Il rischio di lanci diretti di missili balistici tra l’Iran e Israele contribuisce ulteriormente al pericolo nella regione. Il governo israeliano ha giurato di colpire obiettivi iraniani, ma non è chiaro quando ciò potrebbe accadere.
