Guida in stato di ebbrezza e scienza fasulla

Guida in stato di ebbrezza e scienza fasulla

Da quattro anni a questa parte lo scientismo è diventata la regola aurea dell’azione governativa, nonché della propaganda sui media generalisti. Confondendo opportunamente metodo scientifico e industria scientifica, il primo un’onesta indagine delle tesi tramite prove mentre la seconda un mantice sempre gonfio per fabbricare prove e mandare avanti a tutti i costi una tesi, è possibile sventolare il feticcio della prova scientifica per disinnescare il dissenso e allineare le masse. Ha funzionato alla grande con i test PCR, nonostante fosse stato provato che non servissero a niente per identificare infetti e non. Lo stesso discorso si applica al discorso guida in stato di ebbrezza, come vedremo oggi, perché più un qualcosa fa comodo alla narrativa dominante, più verrà utilizzato per raggiungere determinati risultati e obiettivi. E in Italia siamo all’avanguardia per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, visto che di recente è uscita una sentenza che farà giurisprudenza da adesso in poi. È subdola se ci riflettete bene: non parla di infrazioni chiare al codice della strada, ma di giudizio degli agenti. Di conseguenza un automobilista può guidare in modo impeccabile, ma risultare lo stesso in stato alterazione secondo il parametro arbitrario di un tutore della legge. Chi sta pensando all’apertura di un vaso di Pandora degli abusi, non ha bisogno di ulteriori commenti per capire la china scivolosa verso cui si è diretti.

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di Jeffrey Tucker

Quasi tutti quelli che conosco hanno una storia da raccontare su sé stessi, un amico, o l’amico di un amico riguardo l’abusività della polizia nell’applicare le leggi sulla guida in stato di ebbrezza. Ho conosciuto persone che erano abbastanza sicure di non aver superato il limite legale, ma all’improvviso si sono ritrovate ammanettate nel retro dell’auto della polizia.

Conosco un ragazzo che è stato arrestato mentre usciva dal suo vialetto, essendo tornato a casa perfettamente al sicuro. Ho visto vite rovinate e distrutte da un sistema che presume che tutti siano colpevoli e poi lo dimostra con macchine scientifiche che affermano di essere precise fino a tre cifre decimali. Il livello di paranoia su questo argomento della vita è palpabile.

Quindi è davvero strabiliante – o forse una volta sentito questo ti sembrerà incredibilmente ovvio – che il New York Times abbia pubblicato un’enorme indagine che dimostra che la scienza dietro l’etilometro è fasulla. Decine di migliaia di arresti erano sbagliati. L’azienda che produce le macchine per le stazioni di polizia non condividerà la sua tecnologia, né sottoporrà la sua tecnologia a una seria revisione scientifica. Le vite vengono rovinate anche se si accumulano prove che un gran numero di arresti per “guida in stato di ebbrezza” sono del tutto fasulli.

Un milione di americani ogni anno vengono arrestati per guida in stato di ebbrezza e la maggior parte dei fermi iniziano allo stesso modo: luci blu lampeggianti nello specchietto retrovisore, poi una serie di test che potrebbero includere stare su un piede o recitare l’alfabeto.

Ciò che conta di più, però, accade dopo. Sul ciglio della strada o alla stazione di polizia, gli automobilisti entrano in un laboratorio scientifico in miniatura che stima la concentrazione di alcol nel sangue. Se il livello è 0,08 o superiore, sono quasi certi di essere condannati per un crimine.

Ma questi test – un fondamento del sistema di giustizia penale – sono spesso inaffidabili, ha scoperto un’indagine del New York Times. I dispositivi, presenti praticamente in ogni stazione di polizia d’America, generano risultati distorti con una frequenza allarmante, anche se sono commercializzati con precisione fino alla terza cifra decimale.

I giudici del Massachusetts e del New Jersey hanno rifiutato più di 30.000 test dell’alito solo negli ultimi 12 mesi, in gran parte a causa di errori umani e di una scarsa supervisione governativa. In tutto il Paese migliaia di altri test sono stati invalidati negli ultimi anni. Le macchine sono strumenti scientifici sensibili e in molti casi non sono state calibrate adeguatamente, producendo risultati che a volte erano superiori del 40%.

Il pezzo aggiunge altre storie dell’orrore sull’uso della scienza fasulla al servizio del meccanismo di costrizione e coercizione che ha incastrato milioni di americani e irrita tutti i non astemi sulla strada oggi.

Si scopre che queste macchine costose, sia quelle portate dai poliziotti che quelle più grandi nelle questure, sono fornite solo da poche aziende al mondo e non sono disposte ad aprirsi a una seria revisione tra pari. Sono mal mantenute e tuttavia i loro numeri vengono sventolati quotidianamente in tribunale. La polizia ha tutto l’incentivo a permettere loro di sbagliare fintanto che i risultati finiscono con una condanna.

Le poche volte in cui gli stati hanno imposto test sugli alcol test hanno prodotto risultati scioccanti. Qualcosa chiamato Intoxilyzer 8000 è stato testato nel Vermont nel 2005 e ha prodotto risultati imprecisi in “quasi tutti i test”. A quanto pare l’unico modo scientifico per determinare il contenuto di alcol nel sangue è mediante esami del sangue. Ci sono troppe variabili per rendere affidabile il solo respiro, eppure i test sulla respirazione sono l’intera base per l’applicazione della normativa sulla guida in stato di ebbrezza.

I soli problemi di arrotondamento e i numeri gonfiati sollevano dubbi su 45.000 condanne in Massachusetts e New Jersey. Il problema è che una volta che la scienza fasulla entra a far parte degli atti del tribunale, l’imputato non ha altra scelta se non quella di dichiararsi colpevole e affrontare una pena detentiva, multe e una fedina penale rovinata, anche se la persona sa per certo che non era ubriaca. Quando c’è uno stato armato di scienza fasulla contro un singolo automobilista che ha bevuto un paio di birre, tutti sanno chi vince.

Questo è un classico caso dei pericoli dello scientismo al servizio della giustizia statale. Indossare il camice da laboratorio, vendere allo stato una macchina stravagante, molestare le persone con intimidazioni senza fine e il risultato è una vasta gamma di ingiustizie basate sulla cattiva scienza. I cittadini stessi non hanno alcuna possibilità di ricorso. Ciò avviene da decenni negli Stati Uniti, eppure lo scopriamo solo ora.

C’è sempre stato un potenziale di ingiustizia al centro della norma contro la guida in stato di ebbrezza, poiché la sua applicazione non si sarebbe sempre basata sulla prova di guida spericolata ma piuttosto sul contenuto del sangue. Era questo che veniva criminalizzato. Infatti ci sono molte ragioni per cui si potrebbe guidare in modo pericoloso: mandare SMS, esaurimento fisico, privazione del sonno, brutta giornata al lavoro, litigio con un coniuge, e così via. Né è vero che tutte queste comportino necessariamente un pericolo per gli altri. L’unico approccio veramente sensato, quindi, è che la polizia faccia rispettare le regole del traffico, emettendo multe e arrestando in base a ciò che fa effettivamente l’automobilista.

Il regime contro la guida in stato di ebbrezza non si basa su questo punto, mentre invece viene criminalizzato qualcosa che richiede un sofisticato test scientifico per essere scoperto. Anche se guidassi perfettamente, rispettando tutte le regole e non mettendo assolutamente in pericolo nessuno, verrei sottoposto a brutalità da parte della polizia solo dopo aver scoperto una sostanza chimica nel mio sangue, che, a quanto pare, non può essere determinata in modo affidabile sulla base di qualsiasi tecnologia esistente.

Pensateci. Il mondo intero è inorridito dall’affermazione di Elizabeth Holmes e Theranos secondo cui le malattie potrebbe essere scoperte tramite una piccola puntura sul dito. Il fatto che questa azienda abbia raccolto miliardi in base a pretese non verificate è stato oggetto di vasta indignazione e indagini penali. Eppure abbiamo quella che sembra essere la stessa identica situazione con l’individuazione della guida in stato di ebbrezza ed è andata avanti per decenni senza che l’incredulità mettesse alcun freno alla macchina degli arresti e delle incarcerazioni.

Perché? Theranos è stata sottoposta a un test di mercato. Etilometro, Alcotest e così via esistono all’interno dell’apparato statale e sono quindi protetti da un serio esame. Ci sono voluti il ​​New York Times e i suoi intrepidi reporter per far saltare la copertura, ciononostante ci vorranno anni prima che qualcuno possa mettere un freno alla macchina di distruzione personale attualmente in funzione.

La combinazione tra potere statale e pseudoscienza è pericolosa. Criminalizzare qualcosa che dipende dall’accuratezza scientifica di qualche test segreto piuttosto che da un comportamento osservabile è di per sé pieno di pericoli. Non ci si può fidare che lo stato controlli l’applicazione della scienza; sarà sempre incentivato a esagerare per guadagnare più soldi e più condanne.

È il momento di ripensare seriamente all’intero meccanismo di controllo della guida in stato di ebbrezza.

[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/

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