Il 2024 sarà l’anno sfavillante di Bitcoin?

 

 

da The Epoch Times

Per Bitcoin, il 2024 è iniziato bene. Martedì 2 gennaio, sulla scia delle aspettative di approvazione dell’ETF spot, ha toccato i $45.000, prima di scendere a $42.666 il giorno dopo.

I rischi che le autorità di regolamentazione associano al Bitcoin e ad altre criptovalute sono effettivamente reali, e i criminali fanno ampio uso delle truffe per derubare gli investitori ingenui, spesso persone anziane che non sono cresciute con i social media e le piattaforme di trading online. Quest’ultimo problema è così grave che la polizia negli Stati Uniti emette regolarmente avvertimenti sui pericoli derivanti dall’investimento in criptovalute. Le criptovalute sono ancora un asset altamente volatile e il valore di un wallet digitale può scomparire praticamente da un giorno all’altro.

Anche la condanna lo scorso novembre dell’ex-CEO di FTX, Sam Bankman-Fried, per tutte le accuse di crimini a cui è stato sottoposto, dopo solo poche ore di deliberazione della giuria, non ha aiutato l’immagine del settore.

Tuttavia, secondo gli analisti, è probabile che una confluenza di fattori faccia del 2024 l’anno più decisivo e trasformativo per Bitcoin. Gli operatori del mercato sono stufi della guerra del presidente della SEC, Gary Gensler, contro l’innovazione digitale e della mancata adesione ai protocolli legali mentre cerca di controllare un settore che ha definito “pieno di frodi, pieno di imbonitori”.

I mercati finanziari hanno preso atto dell’andamento di Bitcoin nei primi giorni del nuovo anno. Per gran parte del 2022 e del 2023 ha faticato a emergere dall’“inverno delle criptovalute” e dalle conseguenze del crollo di FTX e di altri exchange, e il suo prezzo ha oscillato tra i $20.000 e i $30.000.

L’ETF spot su Bitcoin

Gli asset digitali sono sempre più in voga presso importanti istituzioni finanziarie. Molti di essi, come BlackRock, il più grande gestore patrimoniale del mondo, sono passati da una visione riguardo Bitcoin e altre criptovalute in gran parte coerente con quella di Gensler, alla ricerca di valore nel denaro digitale e al tentativo di sfruttarlo per rendimenti più elevati.

Il CEO di BlackRock, Larry Fink, è tra coloro la cui visione riguardo Bitcoin ha subito un cambiamento radicale.

Lo scorso ottobre un ex-amministratore delegato di BlackRock ha affermato che il suo ex-capo e i regolatori finanziari statunitensi erano ampiamente d’accordo sull’inevitabilità dell’adozione spot dell’ETF su Bitcoin, ed era solo una questione di quando.

Nonostante il leggero calo, gran parte del mercato è ancora rialzista. John Deaton, un avvocato che ha rappresentato le piattaforme di criptovalute nelle battaglie legali contro la SEC, vede molti fattori che si uniscono per rendere il 2024 un anno significativo.

“Credo che Bitcoin andrà bene tra il 2024 e il 2025. Quando si combina l’approvazione di un ETF spot, con l’halving di aprile, insieme a un anno elettorale in cui si sa che la FED tenterà di manipolare l’economia, abbassare i tassi d’interesse e comprare asset attraverso il quantitative easing, è una tempesta perfetta per un rialzo dei prezzi”, ha detto lo stesso Deaton a The Epoch Times.

Con “halving” si fa riferimento a un processo di riduzione del 50% della ricompensa del blocco nel processo di mining di Bitcoin, affinché rimanga scarso e il suo valore venga preservato.

La crociata contro DEBT Box

L’industria delle criptovalute ha da tempo un rapporto teso e controverso con il presidente della SEC Gensler, che non ha nascosto il suo odio per le aziende che fanno mining e scambiano cryptotoken.

In un’intervista a Bloomberg Television dello scorso luglio, Gensler ha affermato: “Molti investitori dovrebbero essere consapevoli che non si tratta solo di una classe di asset altamente speculativa, ma anche di una che attualmente non ha protezione giuridica riguardo i titoli stessi, nonostante quest’ultima si applichi a molti di questi token. Le piattaforme spesso sono contro di voi e hanno market maker che sono dall’altra parte delle vostre operazioni […]. In questo momento si tratta di un campo pieno di frodi, pieno di’imbonitori. Ci sono anche attori in buona fede, ma ce ne sono troppi che non lo sono”.

Nell’ambito della sua crociata per sradicare tali frodi, Gensler ha perseguito exchange di diverse dimensioni e profili e l’intervento della SEC ha assunto un tono notevolmente più duro.

Ad agosto dell’anno scorso la SEC ha annunciato un’azione legale contro Digital Licensing Inc., una società con sede a Draper, nello Utah, la quale opera sotto il nome DEBT Box, e 18 dei suoi dirigenti e personale. La SEC ha accusato la società di aver raccolto circa $50 milioni, insieme a quantità sconosciute di Bitcoin ed Ether, con affermazioni fraudolente sui social media secondo cui gli investitori avrebbero realizzato profitti sostanziali investendo in token generati attraverso il mining di criptovalute. Secondo la denuncia, i token offerti agli investitori non erano il risultato del mining ma semplicemente del normale codice blockchain di DEBT Box.

Nel suo zelo nel perseguire DEBT Box, la SEC è arrivata al punto di presentare richieste di emergenza per un ordine restrittivo temporaneo e il sequestro dei beni dell’azienda sulla base del fatto che tali misure erano necessarie per impedire a DEBT Box di trasferire il denaro degli investitori su conti offshore.

Ma i dirigenti di DEBT Box hanno contestato le affermazioni avanzate dalla SEC per giustificare il sequestro dei beni della società, e il giudice distrettuale, Robert Shelby, ha convenuto che il regolatore aveva superato il suo mandato e aveva fatto affermazioni materialmente false.

Il 21 dicembre Gurbir Grewal, capo della divisione di controllo della SEC, si è scusato pubblicamente per la condotta della sua agenzia.

“Apprezzo pienamente la straordinaria responsabilità affidata alla SEC nell’applicazione delle leggi federali sui titoli. […] Capisco che in questo caso la divisione non ha rispettato questi standard e mi scuso per tale carenza”, ha affermato Grewal.

L’incubo della SEC: le pubbliche relazioni

L’ammissione della SEC di essersi comportata in modo arbitrario, più consono ad un regime autoritario che ad un’agenzia finanziaria che opera sotto vincoli costituzionali, conferma ciò che molti pensano da tempo riguardo alla SEC e al suo orientamento sotto Gensler.

“La SEC si è scusata solo a metà, perché non aveva scelta. Il giudice federale sta valutando la possibilità di emettere sanzioni contro gli avvocati della SEC. Questo è quanto sia diventato pessimo il loro comportamento e la loro condotta in questi casi legati alle criptovalute”, ha detto l’avvocato Deaton a The Epoch Times.

Dal punto di quest’ultimo, il contraccolpo derivante all’eccessivo intervento della SEC non sorprende considerati gli sforzi, fallimentari, dei regolatori nel perseguire Ripple Labs sulla base del fatto che il suo token, XRP, era un titolo e che Ripple si era impegnata nella vendita senza licenza di un prodotto che rientrava nell’ambito di competenza della SEC.

Anche se quest’ultima potrebbe non aver commesso errori sostanziali nel tentativo di perseguire Ripple, le argomentazioni della SEC nel caso, che il giudice Analise Torres ha ritenuto non valide in una sentenza di 34 pagine emessa il 13 luglio 2023, erano così viziate da rendere chiaro che il regolatore stava operando senza alcuna comprensione delle sfumature legali o dei limiti del suo mandato.

“Il giudice federale nel caso Ripple ha affermato che gli avvocati della SEC in realtà ‘mancano di rispetto della legge’ e si preoccupano solo di portare avanti la propria agenda”, ha aggiunto Deaton.

Ha poi definito il caso DEBT Box un esempio “da manuale” di esagerazione in cui un’agenzia governativa si è sentita autorizzata a sequestrare i beni di privati ​​cittadini senza un processo e senza la possibilità che gli accusati potessero presentare controargomentazioni in tribunale, o qualsiasi altra cosa preveda un giusto processo.

“Si trattava di un ordine restrittivo temporaneo in cui l’imputato non era presente. È un’udienza ex parte con il giudice e inducendo intenzionalmente quest’ultimo a credere che DEBT Box stesse chiudendo conti bancari e spostando denaro all’estero, e se il giudice non avesse congelato tutti i beni persone innocenti avrebbero perso i loro fondi”, ha affermato Deaton.

“Sulla base di ciò il giudice ha congelato i conti e gli assegni salariali dei dipendenti di DEBT Box sono saltati, il che significava che le persone non potevano pagare i mutui e altre scadenze. Ciò che ha fatto la SEC è stato criminale e dovrebbe essere punito”, ha aggiunto.

Fallimenti cronici

Questo non è il primo caso in cui la condotta della SEC è stata oggetto di dure critiche. A questo proposito Deaton ha menzionato il caso di Grayscale Investments con sede a Stamford, nel Connecticut, sottolineando che una corte d’appello statunitense ha ritenuto che la SEC avesse agito arbitrariamente nel suo zelo di voler far chiudere l’azienda.

La portata degli illeciti dell’agenzia nei confronti di DEBT Box e di altri non mette in buona luce l’operato della SEC, e il disprezzo ora rivolto al regolatore va oltre le linee partitiche.

Nessuno può affermare che un nominato repubblicano abbia ostacolato la campagna della SEC contro Ripple e che il regolatore avrebbe potuto cavarsela meglio con un procedimento legale sotto la supervisione di un democratico. Dopotutto, il giudice Torres è tutt’altro che un sostenitore di Trump, ha affermato Deaton, e non si aspetta che Gensler mantenga la sua posizione di pezzo grosso della SEC a tempo indeterminato.

“Il giudice Torres è una democratica da sempre nominata dal presidente Obama, e tutto ciò che ha fatto è stato seguire e applicare la legge. Gary Gensler è un regolatore in malafede e nessun altro presidente della SEC ha perso così tante volte in tribunale. I democratici si stanno rendendo conto che rappresenta un ostacolo a livello politico”, ha affermato Deaton.

Ampia accettazione

Aggiungendo ulteriore slancio all’ascesa di Bitcoin, le autorità di regolamentazione al di fuori degli Stati Uniti vedono sempre più le criptovalute come una copertura contro l’inflazione e un mezzo per gli investitori non istituzionali, in altre parole, i cittadini comuni, affinché possano trovare un po’ di prosperità in tempi tumultuosi.

Josip Putarek, analista presso la piattaforma di gioco dappGambl, concorda sul fatto che il buon inizio di Bitcoin nel 2024 è in gran parte una funzione dell’approvazione dell’ETF da parte dei regolatori statunitensi, e ha suggerito che altre valute digitali potrebbero cavalcare la stessa onda.

“Tutti gli occhi sono puntati su Bitcoin in questo momento, e va bene, l’afflusso di denaro nel mercato delle criptovalute potrebbe spostarsi su Ethereum e altre altcoin”, ha detto Putarek a The Epoch Times.

“L’approvazione di un ETF spot su Bitcoin cambierà drasticamente le regole del gioco, poiché aprirà gli afflussi verso di esso da parte delle istituzioni, creando così una costante pressione di acquisto”.

Citando l’esempio degli ETF basati sull’oro, Putarek ha suggerito che la performance spot dell’ETF Bitcoin potrebbe essere comparabile.

“Guardando all’oro, l’ETF ha moltiplicato più volte la sua capitalizzazione di mercato sin dal suo lancio. Inoltre l’oro, che nel 2004 si trovava nella fascia dei $400, ha sfoggiato una crescita del 370% in sei anni”, ha affermato.

Ma un fattore ancora più importante potrebbe essere la rapidità con cui vari governi si stanno rivolgendo alle valute digitali.

America Latina e Hong Kong

“El Salvador è stato il primo Paese a riconoscere ufficialmente Bitcoin come unità di pagamento nel 2021, e molti altri Paesi seguiranno il suo esempio in futuro. È solo una questione di tempo. Secondo me l’Argentina e Hong Kong potrebbero essere tra i primi Paesi ad unirsi a El Salvador nel viaggio”, ha affermato Putarek.

Ha poi citato l’inflazione cronica che paralizza i mercati argentini come motivo per cui il neoeletto presidente, Javier Milei, ha adottato una forte retorica pro-Bitcoin e ha fatto un paragone con il presidente di El Salvador, Nayib Bukele.

Per quanto riguarda Hong Kong, la giurisdizione combina un’inclinazione pro-Bitcoin con la determinazione ad aderire agli standard internazionali intergovernativi della Financial Action Task Force (FATF) volti a frenare le frodi e le truffe ancora associate al mondo delle criptovalute ha detto Putarek. Hong Kong ha aggiornato la sua ordinanza antiriciclaggio (AML) per renderla conforme alla raccomandazione 15 del GAFI, richiedendo alle aziende di seguire rigorosi protocolli AML e antiterrorismo e di operare sotto una licenza della Hong Kong Securities and Futures Commission. Hong Kong è membro del GAFI sin dal 1991 e combatte il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.

D’accordo sulla direzione dell’Argentina con Milei come presidente è Silvina Moschini, analista e amministratore delegato di Unicorns Inc.

“Il presidente Milei dimostra un notevole impegno per il progresso finanziario, in particolare nel suo allineamento con i valori fondamentali delle criptovalute, sostenendo un intervento statale minimo e il libero mercato. Ciò crea un panorama promettente per gl iasset digitali in Argentina, suggerendo un ambiente favorevole per la tokenizzazione delle risorse e una più ampia innovazione finanziaria nel Paese”, ha detto la Moschini a The Epoch Times.

L’attrattiva delle criptovalute come copertura nel mezzo del caos economico argentino non è diminuita, ritiene la stessa Moschini.

“Nel contesto delle sfide economiche in Argentina, caratterizzate dalla svalutazione del pèso e dall’elevata inflazione, l’adozione delle criptovalute è diventata una soluzione pratica per le persone che cercano alternative per far fronte a questi problemi”, ha affermato.

La Moschini ha aggiunto anche che si aspetta che tale tendenza acquisisca forza man mano che il pèso calerà di valore.

Un ambiente complesso

Al momento i venti contrari negli Stati Uniti e in altri Paesi potrebbero essere favorevoli a una più ampia adozione delle criptovalute. Allo stesso tempo molti osservatori sono prudenti riguardo alla persistenza di frodi/truffe e al continuo discredito che esse conferiscono al commercio e agli investimenti in asset digitali.

È importante non leggere troppo a fondo la decisione di El Salvador di riconoscere Bitcoin come moneta a corso legale. Dopotutto è un piccolo Paese con una serie di circostanze economiche che difficilmente si applicano altrove. Rispetto alle valute tradizionali, o fiat, il denaro digitale è ancora in svantaggio.

“Le criptovalute non hanno la stessa semplicità e facilità d’uso che invece hanno le valute normali. I commercianti non riescono a usarle propriamente: possono essere volatili e, insieme ai problemi di scalabilità, non resta loro altra scelta se non quella di non farle usare come forma di pagamento”, ha detto a The Epoch Times Laura K. Inamedinova, partner di Illuminati Capital con sede a Dubai.

“Di recente abbiamo visto fornitori di pagamenti come Mastercard e Visa supportare diversi progetti come Coinbase, Taurus, Circle e altri, ma non è un atteggiamento così diffuso come potremmo desiderare”, ha aggiunto.

Secondo la Inamedinova è fondamentale sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi e sul potenziale delle valute digitali.

“C’è ancora un grande stigma sul fatto che le criptovalute siano una truffa, motivo per cui istruire il pubblico è molto importante”.

Ecco un motivo in più per cui l’approvazione dell’ETF spot su Bitcoin è fondamentale.

“In un caso come questo gli ETF spot potrebbero contribuire ad aumentare la credibilità dello spazio Web3, ma non è tutto. Le criptovalute come strumento finanziario devono essere semplificate per il pubblico”, ha continuato la Inadmedinova.

Le sfide e i pericoli sono reali, ma lei vede il mercato con cauto ottimismo: l’halving di Bitcoin previsto per aprile, l’ETF spot e varie iniziative private guideranno un mercato rialzista nel 2024 e oltre.

[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/

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