Il Cimitero delle criptovalute

il cimitero delle criptovalute

La storia delle criptovalute può risalire agli anni ’80, periodo in cui la cultura finanziaria era pubblicizzata in film come Trading Places, Wall Street e il più recente The Wolf of Wall Street.

Secondo un recente resoconto di CoinKickoff, i fallimenti dei vari modelli di “valute alternative” negli ultimi dieci anni hanno evidenziato il fatto che il Bitcoin è il principale superstite delle criptovalute e sulla base dei dati raccolti, il 91% delle “monete virtuali” esistenti al momento del crollo del mercato delle criptovalute del 2014, sono ora in disuso. 

Di seguito un riassunto della perdita delle monete virtuali:

  • 704 monete ormai defunte sono entrate in circolazione durante il boom delle criptovalute del 2017, più delle 224 create nel 2016.
  • Il 2018 è stato l’anno più fatale del settore per le criptovalute, con 751 monete defunte.
  • Il tasso di mortalità più alto per le criptovalute si registra nel 2014. Il 76,5% delle 793 monete non è più in circolazione.
  • 551 delle 793 monete create nel 2014 sono state abbandonate. Nessun altro anno ha visto così tante valute perdere tanto interesse commerciale.

CoinKickoff illustra quanti di questi progetti sono nati e le rispettive svariate ragioni del fallimento. 

Nonostante i vari alti e bassi del mercato Bitcoin è rimasto forte e l’Hashrate ha continuato a salire, arrivando a 270 EH/s.

Più di 1 milione di indirizzi ora posseggono un bitcoin o più, anche se va ricordato che i Bitcoiners possono avere più indirizzi; inoltre, lo scorso anno la rete Bitcoin ha registrato un volume di transazioni annuale di oltre 14.000 miliardi di dollari, con un aumento del 13.900% rispetto al volume di transazioni del 2015.

Le statistiche continuano a testimoniare che, a prescindere dal prezzo del bitcoin, la rete stessa è in costante espansione, e che le altcoin che sperano di seguirne le orme non hanno lunga durata. Il Bitcoin ha dato prova di resilienza continuando a superare attacchi come la Blocksize Wars, sfide politiche come la questione di Silk Road e collassi di importanti exchange come quello di Mt. Gox o, più recentemente, di FTX.

Nonostante i vari ostacoli incontrati strada facendo, come il divieto di mining in Cina, Bitcoin ha dimostrato di saper tenere la testa alta facendo così rafforzare la visione di se stesso come strumento monetario.