La Curiosa Storia Dietro la Proof of Work di Bitcoin

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E se vi dicessimo che la proof of work, alla base del network Bitcoin, è stata inventata dalla IBM nel 1993?

Non vi staremmo dicendo una bugia; è andata proprio così, anche se in realtà il termine specifico “proof of work” fu usato solo nel 1999. Cynthia Dwork e Moni Naor erano due dipendenti del centro di ricerca IBM e, nel 1993, pubblicarono un breve paper dove illustravano il crescente problema dello spam via mail (e sottolineavano il suo costo irrisorio) e una possibile soluzione attraverso l’uso di funzioni di hash e altre tecniche computazionali.

L’idea, nacque dal fatto che, tornando dalle vacanze, uno dei due ricercatori trovò la propria casella mail inondata da 241 mail da leggere. I due ricercatori evidenziano poi la fallacia di due possibili deterrenti presi in considerazione: La legge. Basterebbe rendere illegale lo spam, ma sarebbe sorto un grosso problema sulla definizione di “cosa è spam”. Far pagare il servizio. Ma ciò avrebbe ridotto l’adozione delle e-mail e avrebbe gravato su tutti gli utenti indistintamente.

La loro terza via si sarebbe invece basata su calcoli computazioni di minore o maggiore difficoltà che sarebbero gravati sulla CPU del mittente.

Le funzioni di hash e i problemi crittografici da risolvere sarebberto dovuti essere sufficientemente complicati da essere considerati un costo (ancorchè irrisorio) ma non esageratamente difficili: facendò ciò si sarebbero colpiti solo gli utenti desiderosi di inviare mail spam.

E’ noto, infatti, che le mail spam abbiano necessità di essere inviate in modo massivo a migliaia di utenti contemporaneamte, facendo così scalare rapidamente il costo e tempo macchina che risulterebbe invece irrisorio per un invio singolo.

L’idea del costo e tempo macchina, teorizzato per prevenire lo spam via mail, è alla base di quella che, successivamente, fu definita proof of work.

di CypherGatto