La tensione tra ideologia e adozione
Tradotto dall’originale di Michael Matulef – pubblicato il 23 feb 2024
Sin dalla sua nascita, oltre 15 anni fa, il Bitcoin ha catturato l’immaginazione di libertari, anarchici e altri sostenitori della libertà individuale e della sovranità finanziaria. Per loro, il Bitcoin ha rappresentato una sfida rivoluzionaria al denaro e all’autorità controllati dallo Stato. In quanto tale, è diventato il simbolo di un cambiamento dirompente verso una maggiore libertà e autonomia per gli individui nella società moderna.
Tuttavia, man mano che il Bitcoin si diffonde, ci sono sempre più segnali che indicano che potrebbe perdere le sue radici rivoluzionarie. La crescita esponenziale degli utenti e del valore di mercato ha innescato una diluizione dell’etica orientata alla libertà che aveva inizialmente definito la tecnologia. In un futuro mondo iperbitcoinizzato, il Bitcoin incarnerà ancora gli ideali libertari che hanno suscitato tanto entusiasmo tra i suoi primi adepti? O diventerà solo un altro asset finanziario conforme all’ordine monetario globale esistente?
Questa domanda va oltre i dibattiti filosofici sul cripto-anarchismo e parla di decisioni tangibili che sviluppatori, minatori e utenti dovranno affrontare nel prossimo decennio. Ci aspettano difficili compromessi tra la visione cypherpunk della totale libertà finanziaria e i necessari compromessi per la scalabilità. Le scelte da compiere determineranno se il Bitcoin realizzerà il suo potenziale dirompente o soccomberà alle forze governative che originariamente cercava di aggirare.
Nella società contemporanea, l’adozione di una mentalità libertaria è spesso considerata radicale ed in contrasto con l’opinione comunemente accettata, una prospettiva riconosciuta da molti all’interno della comunità libertaria. La sfida prevalente risiede nell’accettazione pervasiva della superstizione dello statalismo, un sistema di credenze radicate con cui i sostenitori della libertà si confrontano coscienziosamente. Nonostante la formidabile natura di questa sfida, molti libertari rimangono impegnati a promuovere la libertà attraverso iniziative diverse e strategiche. I loro sforzi collettivi mirano non solo a sfidare lo status quo, ma anche a istigare un profondo cambiamento negli atteggiamenti della società verso la libertà.
La lotta contro l’accettazione prevalente dello statalismo è un viaggio continuo e, in quanto sostenitori impegnati, riconoscono la necessità di approcci multiformi. Dal coinvolgimento nel discorso pubblico alla promozione di iniziative educative, i loro sforzi sono radicati nella convinzione che i principi di libertà siano essenziali per una società fiorente. Questo impegno si estende al di là dei confini ideologici, comprendendo una visione condivisa per un futuro in cui le libertà individuali sono apprezzate e sostenute.
Come sostenitore della libertà, la scoperta di Bitcoin ha segnato un momento cruciale per me. Quando ho iniziato il mio viaggio nella tana del coniglio, non ho potuto fare a meno di provare un’eccitazione esaltante per il progetto. Questo protocollo crittografico offriva un modo astuto e circolare per separare il denaro dallo Stato, fornendo un nuovo modo pratico per far progredire la libertà nel corso della nostra vita. Il Bitcoin incarnava i principi della sovranità individuale e dell’autonomia finanziaria. È diventato un faro per coloro che cercano alternative ai sistemi centralizzati e coercitivi dello Stato.
Il concetto racchiuso nel meme “Bitcoin è un cavallo di Troia per la libertà” ha risuonato profondamente. Suggerisce che individui, in precedenza indifferenti ai principi di libertà, potrebbero inconsapevolmente abbracciarli mentre perseguono guadagni finanziari personali attraverso il Bitcoin. L’idea che la tecnologia “number go up” sia, in sostanza, una tecnologia “liberty go up” nascosta ha sottolineato il potenziale trasformativo del Bitcoin nel contesto più ampio della promozione delle libertà individuali e della sfida alle strutture di potere tradizionali. Questo aspetto ha aggiunto un ulteriore livello di significato al mio apprezzamento del ruolo di Bitcoin come forza rivoluzionaria all’interno del più ampio movimento per la libertà.
Il Bitcoin ha dimostrato la sua capacità di dare potere agli individui per aggirare i regimi autoritari. Organizzazioni come la Human Rights Foundation e l’Oslo Freedom Forum hanno efficacemente evidenziato le storie personali di come il Bitcoin abbia trasformato positivamente le vite in tutto il mondo. Ha dato alle persone la possibilità di effettuare transazioni utilizzando una valuta libera dallo svilimento e dalla censura dei governi. Questo sentimento riverbera oggi all’interno della comunità Bitcoin, espresso attraverso slogan come “non le tue chiavi, non le tue monete“, “sii la tua banca” e “stiamo separando il denaro dallo Stato!“. Esiste una grande quantità di contenuti educativi dedicati a promuovere questi principi e a sottolineare la maggiore libertà che deriva dalla sovranità monetaria.
Inoltre, il Bitcoin aumenta la libertà individuale consentendo agli individui in grado di risparmiare di immagazzinare il proprio valore in una tecnologia che non è soggetta allo schema Ponzi del denaro fiat del governo. Gli individui possono effettuare scambi in una valuta che il governo non può censurare, fornendo un mezzo sicuro e resistente alla censura per le transazioni finanziarie. Sebbene questi risultati siano degni di nota e meritino un riconoscimento, c’è una scomoda verità che spesso non viene discussa o addirittura ignorata: la sfida di scalare il numero di utenti sovrani sulla rete.
Man mano che ci si addentra nel mondo Bitcoin, si adotterà gradualmente una prospettiva più tecnica. Mentre alcuni trovano questa comprensione intuitiva, altri potrebbero incontrare delle difficoltà. Tuttavia, alla fine vi confronterete con la realtà della scalabilità della blockchain. A causa dei limiti di dimensione dei blocchi, esiste un limite di transazione per ogni nuovo blocco. La soluzione di consenso adottata dalla rete era un approccio di scalabilità a strati. È stata introdotta la Lightning Network, una soluzione di secondo livello progettata per aumentare la densità economica delle transazioni sulla catena. Consente a due parti di impegnarsi in un canale multi-firma, facilitando una moltitudine di pagamenti per ciascuna delle poche transazioni on-chain richieste, tra cui l’apertura, la giunzione e la chiusura dei canali. Nonostante problemi come la gestione della liquidità e i requisiti online, questa meraviglia ingegneristica espande in modo significativo le capacità di elaborazione delle transazioni della rete, quasi senza limiti. L’unica fregatura: I depositari (Custodians, n.d.t.) saranno necessari per la maggior parte degli utenti.
Nonostante l’attuale implementazione della rete Lightning, esiste ancora un limite al numero di utenti sovrani che la rete può ospitare. Nonostante i miglioramenti nella scalabilità dei pagamenti, la rete Bitcoin può supportare solo 10-100 milioni di utenti sovrani che aggiornano i canali Lightning poche volte all’anno, siano essi individui, singoli depositari o depositari federati che implementano sistemi di eCash. In un mondo iperbitcoinizzato con oltre 8 miliardi di persone, è facile cogliere le implicazioni. La scomoda realtà è che meno dell’uno per cento della popolazione mondiale avrà la possibilità di utilizzare il Bitcoin in modo sovrano.
Il raggiungimento della sovranità con Bitcoin implica il controllo esclusivo di un UTXO. Scalare il numero di utenti sovrani sulla rete richiede ulteriori sforzi ingegneristici e modifiche del consenso. È essenziale stabilire meccanismi che riducano al minimo la fiducia degli utenti per condividere un UTXO e risolvere le controversie sulla proprietà parziale dell’UTXO senza imporre costi economici eccessivi per la risoluzione. Attualmente sono in corso discussioni all’interno della comunità degli sviluppatori su come l’attivazione dei covenants possa iniziare a risolvere questi problemi, in particolare su come il CTV possa aiutare a scalare Bitcoin come elemento iniziale per la soluzione di questi problemi di scalabilità della sovranità.
La gravità di questo tema e l’urgenza che riveste rimandano alla misura in cui si dà veramente valore al principio della separazione del denaro dallo Stato. Ci troviamo in un momento cruciale, a riflettere sul corso e sul significato di ciò che comporta un mondo completamente immerso nell’iperbitcoinizzazione. Senza un intervento, potremmo trovarci in un futuro in cui il 99% della popolazione ha bisogno di una qualche forma di custodia per navigare nelle complessità della rete Bitcoin.
Questo scenario potenziale solleva una preoccupazione legittima riguardo al fatto che lo Stato possa esercitare un controllo sulla rete in futuro. La questione dell’urgenza diventa fondamentale. Pur astenendomi dall’invocare un comportamento sconsiderato e un’implementazione affrettata, si avverte la sensazione che una metaforica finestra di opportunità si stia chiudendo su di noi.
Riflettendo sulla storia di Bitcoin, risulta evidente che l’attivazione di modifiche del consenso alla rete diventa progressivamente impegnativa man mano che questa si espande. La crescita della rete introduce complessità che rendono esponenzialmente più difficile convincere una maggioranza schiacciante ad accettare un aggiornamento del protocollo, a meno che non ci sia un’immensa richiesta di tale cambiamento. Questa visione sfumata evidenzia la necessità di considerare con attenzione e tempestività l’evoluzione delle dinamiche dell’ecosistema Bitcoin.
La mia preoccupazione riguarda la necessità impellente che la maggioranza dei partecipanti dia veramente valore alla libertà individuale, riconoscendone l’importanza nell’implementazione di aggiornamenti cruciali e nell’affrontare questi problemi di scalabilità prevalenti. Essendomi avventurato nel regno del Bitcoin da un punto di vista libertario, sono dolorosamente consapevole della prevalente mancanza di considerazione per la libertà tra la maggioranza della società. C’è il timore che il Bitcoin, inizialmente pietra miliare del movimento per la libertà, possa gradualmente perdere la sua essenza ed essere relegato a semplice asset finanziario, prima gradualmente e poi improvvisamente.
Affrontare la realtà attuale richiede una prospettiva pragmatica, riconoscendola per quello che è, piuttosto che per i suoi desideri. A coloro che condividono il peso delle mie preoccupazioni, imploro con passione di rimanere saldamente ancorati e incrollabili nel loro impegno a difendere la libertà individuale. Abbracciate, con genuina convinzione, il ruolo centrale che il Bitcoin svolge nel portare avanti questa causa. Il cammino da percorrere è formidabile e richiede uno sforzo unitario profondamente legato al nostro scopo collettivo. Affrontiamo la sfida della scalata della sovranità con autenticità, pienamente consapevoli del lavoro cruciale che ci attende. Ognuno di noi ha un ruolo unico e indispensabile in questa impresa organica: abbracciamola con forza autentica e determinazione incrollabile.
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