L’arresto degli sviluppatori di Samourai Wallet dimostra che l’attuale governo degli Stati Uniti odia la privacy e la libertà
di Andrea Togni
Il 24 aprile due sviluppatori di Samourai Wallet, il wallet più avanzato incentrato sulla privacy nell’ecosistema Bitcoin, sono stati arrestati e accusati di riciclaggio di denaro e altri reati affini per ordine del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. Questo è solo l’ennesimo assalto di una guerra dichiarata dai regolatori statunitensi sulla privacy e la libertà finanziaria.
Altri esempi sono l’arresto degli sviluppatori di Tornado Cash, un protocollo sulla privacy sviluppato per Ethereum e altre blockchain, e la pressione esercitata da parte delle agenzie governative sugli exchange centralizzati affinché rimuovessero criptovalute incentrate sulla privacy come Monero. La regolamentazione tramite arresti e intimidazioni è la strategia adottata dal governo degli Stati Uniti per drenare liquidità da quelle forme di denaro che tutelano la privacy, percepite come una minaccia per il sistema monetario fiat ipersorvegliato.
Regolamentazione mediante l’arresto: il caso di Samourai Wallet
Bitcoin è un sistema monetario trasparente perché il mittente, il destinatario e l’importo di qualsiasi transazione sono visibili sulla catena di blocchi. La pseudoanonimità è la protezione della privacy più elementare a disposizione dei bitcoiner: indirizzi e transazioni sono stringhe di caratteri alfanumerici che non sono direttamente correlati a persone nel mondo reale. Le pratiche finanziarie tradizionali come i requisiti Know Your Customer (KYC) distruggono la privacy su Bitcoin perché collegano le informazioni on-chain pseudoanonime alle identità reali, rendendo tracciabili le attività on-chain. Non sorprende, quindi, se gli stati di tutto il mondo stiano esercitando pressioni sugli intermediari centralizzati affinché impongano queste pratiche ai propri clienti.
Per conservare il loro pseudoanonimato, gli utenti attenti alla privacy dovrebbero evitare di interagire con intermediari regolamentati e con chiunque applichi misure KYC. Inoltre sono state sviluppate numerose tecniche di privacy per aiutare le persone a mantenere privati i propri asset. Una delle tecniche di privacy più efficaci è coinjoin, “un metodo trustless per combinare più pagamenti Bitcoin da parte di più mittenti in un’unica transazione e rendere più difficile per le parti esterne determinare quale mittente abbia pagato quale destinatario o destinatari”. Samourai Wallet ha sviluppato Whirlpool, “l’unica vera implementazione coinjoin zerolink esistente. Ogni mix Whirlpool è un coinjoin di 5 persone facilitato dal nostro coordinatore in cieco. Ogni transazione ha 1496 possibili interpretazioni e rompe tutti i collegamenti deterministici tra input e output, fornendo all’utente privacy massima a livello di transazione”. Il Dipartimento di giustizia americano vede lo sviluppo di Whirlpool e di altre tecniche incentrate sulla privacy come un attacco all’apparato di sorveglianza del sistema fiat: l’arresto degli sviluppatori di Samourai Wallet è un messaggio per chiunque osi minacciarlo.
Le tesi esposte nell’accusa sembrano solo sofismi. In primo luogo, gli sviluppatori di Samourai Wallet sono accusati di cospirazione per gestire un’attività di trasmissione di denaro senza licenza perché non hanno registrato il loro software presso la Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN). Tuttavia le linee guida FinCEN FIN-2019-G001 affermano inequivocabilmente che “i fornitori di strumenti (di comunicazione, hardware o software) che possono essere utilizzati nella trasmissione di denaro, come il software di anonimizzazione, ricadono nel commercio e non nella trasmissione di denaro”.
Dato che tutti gli strumenti di Samourai Wallet non sono custoditi centralmente e che gli utenti non devono mai cedere il controllo sui propri fondi, questi strumenti sono solo software e non un servizio centralizzato a cui dev’essere concessa una licenza. È vero che gli utenti pagano commissioni a Samourai Wallet per effettuare il coinjoin con i propri fondi e che il suo coordinatore cieco costruisce transazioni di tale natura, tuttavia solo gli utenti, e non gli sviluppatori, controllano le proprie coin e le trasmettono.
In secondo luogo, l’accusa afferma che $100 milioni in denaro sporco sono stati riciclati attraverso gli strumenti per la privacy di Samourai Wallet, tuttavia sostiene anche che “incentiva gli utenti a mantenere le proprie criptovalute nel Whirlpool (e quindi a generare ulteriore liquidità nel pool) rendendo gratuiti i mix successivi”. Questo spiega perché i criminali usano raramente Whirlpool per riciclare fondi: di solito vogliono incassarli il prima possibile, ma Whirlpool incentiva gli utenti a fare esattamente il contrario per aumentare la loro privacy. Infatti se i numeri citati nell’accusa sono corretti, il 95% dei $2 miliardi passati attraverso gli strumenti per la privacy di Samourai Wallet sarebbero leciti. Eliminando Whirlpool, il Dipartimento di Giustizia sta vietando a un numero significativo di individui rispettosi della legge di proteggere la propria privacy finanziaria. Inoltre l’accusa non tiene conto del fatto ovvio che il riciclaggio di denaro è commesso da chi lo fa a tutti gli effetti e non da sviluppatori che scrivono codice informatico.
In terzo luogo, la posizione dell’attuale governo statunitense sulla natura di Bitcoin è oscura. Da un lato l’Agenzia delle Entrate sostiene che Bitcoin non è denaro ma un asset speculativo; questo è il motivo per cui i cittadini statunitensi devono pagare le tasse sulle plusvalenze sulle loro partecipazioni in criptovalute. Dall’altro lato il Dipartimento di Giustizia sostiene che il software coinjoin renda possibile il riciclaggio di denaro. È importante notare che Whirlpool consente agli individui di pseudoanonimizzare le proprie monete ma non di convertirle in dollari. Come possono i coinjoin costituire riciclaggio di denaro se Bitcoin non è denaro e non viene mai convertito in denaro fiat?
In quarto luogo, l’accusa menziona alcuni tweet e materiali di marketing degli sviluppatori di Samourai Wallet come prova di intenti criminali. La maggior parte delle “prove”, tuttavia, sono solo commenti provocatori o affermazioni di verità ovvie come l’assenza di KYC sul loro wallet. Il Dipartimento di Giustizia prende talmente sul serio il monopolio statale sul denaro che non riesce nemmeno a distinguere i discorsi provocatori dagli atti criminali.
In quinto luogo, il 25 aprile, il giorno dopo l’arresto degli sviluppatori di Samourai Wallet, l’FBI ha emesso un minaccioso annuncio pubblico: “Le persone che utilizzano servizi di trasmissione di denaro in criptovalute senza licenza potrebbero incappare in interruzioni finanziarie durante le azioni delle forze dell’ordine, soprattutto se la loro criptovaluta è mescolata con fondi ottenuti con mezzi illegali”. L’annuncio esorta inoltre i cittadini rispettosi della legge a evitare qualsiasi software o servizio esente da KYC che sfugga all’apparato di sorveglianza dello stato e del sistema bancario. Siamo in quella fase di discesa verso la tirannia in cui lo stato minaccia i cittadini rispettosi della legge di “perturbazioni finanziarie” se utilizzano software che non piace all’FBI.
La connessione tra l’arresto degli sviluppatori di Samourai Wallet e gli ETF su Bitcoin
Le azioni intimidatorie del governo degli Stati Uniti stanno creando un effetto agghiacciante nell’ecosistema delle criptovalute. Sparrow Wallet, un importante wallet Bitcoin che ha implementato Whirlpool, ha rimosso questa feature dalla sua ultima versione in seguito all’arresto degli sviluppatori di Samourai Wallet. Allo stesso modo Wasabi Wallet, che implementa un diverso protocollo coinjoin, ha annunciato che “impedirà ai residenti e ai cittadini statunitensi di utilizzare il suo servizio coinjoin”. Phoenix Wallet, uno dei wallet Bitcoin più popolari per Lightning Network, ha annunciato che la sua app verrà rimossa dagli app store statunitensi perché “recenti annunci delle autorità statunitensi mettono in dubbio se i fornitori di wallet auto-custodial, i fornitori di servizi Lightning, o anche i nodi Lightning potrebbero essere considerate attività di servizi monetari ed essere regolamentate come tali”. In linea di principio anche i miner e i wallet self-hosted possono essere visti come trasmettitori di denaro secondo l’interpretazione arbitraria della legge da parte delle autorità statunitensi, il che significa che nessuna azienda, sviluppatore, o utente è al sicuro dall’arbitrarietà della portata normativa.
Le azioni del Dipartimento di giustizia non sono casuali, ma pianificate: l’obiettivo non è combattere la criminalità ma drenare liquidità da quegli strumenti che consentono agli individui di sfuggire al sistema finanziario tradizionale. Gli eventi discussi in questo articolo non possono che essere collegati all’approvazione degli Exchange Traded Fund (ETF) su Bitcoin all’inizio di quest’anno. Gli ETF sono strumenti di custodia e regolamentati che consentono di portare quanti più bitcoin possibili sotto il controllo dello stato. Possedere ETF su Bitcoin non significa possedere bitcoin, ma una promessa di essere rimborsati in bitcoin. Gli ETF sono strumenti fiat tradizionali che danno potere agli intermediari regolamentati e disincentivano le pratiche di autocustodia e privacy. L’intermediazione e la sorveglianza fornite dagli ETF sono un netto vantaggio per lo stato; invece l’autotutela e la privacy rappresentano una minaccia alla capacità dello stesso di controllare l’economia e di estrarne risorse economiche scarse. L’arresto degli sviluppatori di Samourai Wallet e l’approvazione degli ETF su Bitcoin hanno lo scopo di drenare bitcoin detenuti privatamente e intrappolare le persone nel sistema fiat-KYC.
Da una prospettiva storica il comportamento irregolare del governo americano non dovrebbe sorprendere: quando l’economia è afflitta da debiti insopportabili e le guerre si espandono come il fuoco, le autorità tendono a rafforzare i controlli finanziari. Gli Stati Uniti non fanno eccezione. Nelle menti distorte dei tiranni, a nessuno deve essere consentito di preservare la propria ricchezza uscendo dal sistema finanziario e istituzionale in carica: la nave deve affondare con tutti a bordo.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/
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