Lo stato che protegge i miner Bitcoin

Questa settimana nello Stato del Montana è stata votata dal Senato una legge che tutela i miners da una serie di possibili azioni che potrebbero colpire il settore.

La proposta di legge è verosimilmente destinata a mettere in discussione una legge urbanistica della contea di Missoula – una delle prime nel paese a prendere di mira il settore del mining.

Ora si attende il passaggio alla Camera per l’approvazione finale. Il testo di legge di fatto tutela l’attività di mining a livello regionale, impedendo così l’applicazione di tariffe discriminatorie per i miners e sancendo che i bitcoin impiegati a titolo di compenso non saranno oggetto di ulteriori imposte.

Questo nuovo sistema normativo elimina inoltre il potere dei governi locali, precludendo loro la possibilità di contrastare il mining domestico o di utilizzare con effetto retroattivo le norme di zonizzazione volte a chiudere le operazioni attive.

La nuova legge potrebbe annullare l’ordinanza di zonizzazione della contea di Missoula del 2020 che richiedeva a tutti i miners di bitcoin di acquistare o costruire fonti di energia rinnovabile equivalenti al loro consumo energetico. 

I rappresentanti della contea di Missoula non si sono espressi in merito a questa proposta di legge e non sono affatto preoccupati che possa influenzare i loro regolamenti locali.

Nonostante i miners di bitcoin siano nel mirino degli ecologisti e dei legislatori statunitensi per il loro possibile impatto sugli obiettivi climatici e sulle reti di energia elettrica, ci sono cinque proposte di legge per salvaguardare il settore.

Satoshi Action Fund ha collaborato alla formulazione del testo di legge. “C’è ancora molto lavoro da fare in Montana, ma come nuova organizzazione ci sentiamo fiduciosi dei progressi compiuti”, ha affermato Dennis Porter, CEO e co-fondatore di Satoshi Action Fund.

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