Mercati Ignorano Rischio Inflazione: Ecco i Segnali Chiave

Mercati Ignorano Rischio Inflazione: Ecco i Segnali Chiave

Secondo un recente articolo del macro stratega di Bloomberg Simon White, il mercato non è posizionato per un potenziale aumento dell’inflazione. Ciò è dovuto al fatto che gli investitori attualmente sono orientati al rialzo su azioni, obbligazioni e future sui tassi, relegando l’inflazione a una preoccupazione secondaria.

Tuttavia, White avverte che le pentole non controllate spesso traboccano e la crescita dei prezzi strutturali rimane elevata mentre i prezzi al consumo di base sono ancora superiori al 3%. Questo è un segnale chiaro che il mercato non dovrebbe ignorare la possibilità che l’inflazione torni.

White fa riferimento ad esempi storici, come la Grande Inflazione degli anni ’70, in cui le pressioni dei prezzi iniziarono a traboccare e furono aggravate da eventi esterni come la chiusura da parte di Nixon del gold window e l’embargo petrolifero arabo.

Analizzando la posizione attuale, è chiaro che gli investitori non si aspettano scosse al rialzo significative nell’inflazione. Il grafico qui sotto mostra la posizionamento inferito per i CTAs (consulenti per il trading di materie prime) basato sugli indici di HFR. L’analisi della regressione multipla suggerisce anche che i CTAs sono probabilmente orientati al rialzo e stanno aumentando le posizioni su azioni e obbligazioni.

Altri dati, come l’ETF DBi Managed Futures, mostrano che gli investitori stanno aumentando le posizioni su future a 2 e 10 anni, nonché sui future sul long-bond. Sono inoltre orientati al rialzo sull’S&P, sull’indice MSCI Emerging Markets e sull’MSCI EAFE.

Anche il posizionamento del Commitment of Traders mostra un netto orientamento al rialzo sulle azioni statunitensi, e il Proxy Posizione sui Bond Statunitensi mostra una posizione al rialzo sui bond che sta crescendo al di fuori dei CTAs.

Inoltre, i dati del rapporto COT (Commitment of Traders) mostrano posizioni significative al rialzo sui fed funds e sui future sul tasso SOFR (Secured Overnight Financing Rate). Sebbene ci sia una posizione netta short nei bond tra i fondi a leva e i gestori patrimoniali, non è chiaro quanto di questo sia legato all’operazione di base.

In conclusione, un potenziale risveglio dell’inflazione potrebbe portare a tassi più alti, bond più bassi e possibilmente azioni più basse poiché le valutazioni sono influenzate da tassi di sconto più alti. Tuttavia, al momento il mercato non è preparato per questo scenario, con le opzioni su SOFR che implicano una probabilità prossima allo zero di una coda inflazionistica e il posizionamento attuale così com’è.