SCHEMA PONZI O PIANO PENSIONISTICO?

 

In questo articolo mi piacerebbe semplicemente confrontare due punti di vista su Bitcoin antagonisti tra di loro. Il primo di Fabio Panetta, membro del comitato esecutivo della Banca Centrale Europea, che paragona Bitcoin ad uno “Schema Ponzi”, cioè ad uno schema truffa.

Il secondo punto di vista che mi piace mettere di fianco è quello di Michael Saylor, fondatore e CEO di MicroStrategy, secondo cui Bitcoin “è la cosa meno rischiosa che puoi mettere in un portafoglio pensionistico. Almeno questa è l’opinione delle persone che hanno studiato Bitcoin per un po’“.

 

 

Differenti interpretazioni

In particolare Panetta non fa nessuna distinzione tra Bitcoin e le altre criptovalute: “le criptovalute sono asset speculativi che possono causare gravi danni alla società, attualmente il loro valore deriva principalmente dall’avidità, ci si affida all’avidità degli altri e alla speranza che lo schema continui senza ostacoli… finché questo castello di carte crolla, lasciando le persone sepolte sotto le loro perdite“.

Come in uno schema Ponzi – continua Panetta –  tali dinamiche possono continuare solo finché un numero crescente di investitori crede che i prezzi continueranno ad aumentare e che ci possa essere un valore fiduciario non supportato da alcun flusso di entrate o garanzie”. Un processo che dura “fino a quando l’entusiasmo svanisce e la bolla scoppia“.

Michael Saylor invece ritiene bitcoin un ottimo investimento per i prossimi 100 anni: “Il mio orizzonte temporale (su bitcoin) è di un decennio o più“, ha affermato Saylor su Yahoo Finance Live.

Chiamarlo oro digitale è dire poco. È davvero il denaro più duro (hard) nella storia del mondo. Ma se stai pensando alla ricchezza generazionale e se vuoi lasciare qualcosa per i tuoi nipoti o se vuoi un fondo pensione, è ovviamente un elemento molto più convincente di un 401(k). (Negli Stati Uniti, un piano 401(k) è un conto pensione a contribuzione definita sponsorizzato dal datore di lavoro N.d.A.).

Che cosa vorrei detenere per il lungo periodo, che in qualche modo rappresenta una merce-moneta, che in realtà è meglio di una merce perché nessuno può farne di più? Bitcoin è quella cosa.

“Non appena ci pensi e lo studi – continua Michael Saylor – ti renderai conto che è la cosa meno rischiosa che potresti mettere in un portafoglio pensionistico. Almeno questa è l’opinione delle persone che hanno studiato Bitcoin, quindi l’offerta 401(k) di Fidelity è un enorme evento educativo. Metterà questo in primo piano sul tavolo per i consulenti finanziari, i pianificatori pensionistici, l’intero grande settore finanziario e penso che, in definitiva, introdurrà Bitcoin a una classe completamente nuova di investitori e allargherà la classe di attività”.

Curioso che le due interpretazioni siano proprio opposte l’una dall’altra, come se stessero parlando di due cose completamente diverse.

 

 

Bitcoin è molto di più

Io penso che Panetta, in quanto rappresentante del sistema monetario alternativo, si sia fermato ad osservare la speculazione su Bitcoin. È innegabile che questa sia sempre presente, ma Panetta non ha compreso che Bitcoin non è un fenomeno puramente speculativo, anzi: come fa notare Saylor, può essere qualcosa di molto di più di un oro digitale.

Come già sappiamo, Bitcoin ha molte implicazioni in altri ambiti, come ad esempio in quello energetico, fungendo da stimolo per le tecnologie che sfruttano le risorse rinnovabili.

Inoltre, Bitcoin ha sopratutto forti implicazioni in ambito umanitario:

 

Il prezzo di Bitcoin è irrilevante perché la libertà non ha prezzo.

 
Dan Held

 

Nel mezzo della tragedia dell’invasione russa dell’Ucraina, Bitcoin funge da ancora di salvezza umanitaria

 
Alex Gladstein, raccontando la storia dello sviluppatore Bitcoin ucraino, Gleb Naumenko.

 

 

Bitcoin nel lungo periodo

Proviamo per un attimo invece ad analizzare l’euro, o in generale le valute tradizionali. Se va tutto secondo i piani, le banche centrali dovrebbero far attestare l’inflazione intorno al 2%, mentre se avvengono delle crisi, quindi proprio quando servirebbe maggiormente una buona moneta per risparmiare, l’inflazione può tranquillamente raggiungere il 7% o anche di più.

Spesso si dice che per comprendere veramente Bitcoin prima bisogna comprendere il funzionamento delle valute tradizionali. Ecco, quest’ultimo è complesso macchinoso e, come direbbe Michael Saylor, è una pentola a pressione che perde valore (l’inflazione).

Il funzionamento economico alla base di Bitcoin è semplicissimo: se compri oggi un bitcoin avrai sempre un bitcoin su un totale di 21 milioni di monete. La rete Bitcoin continuerà a crescere sia perchè arriveranno nuovi utilizzatori, ma anche perché chi già lo utilizza continuerà a introdurci valore, risparmiando in questa moneta.

Uno schema-truffa si contraddistingue dalla sua insostenibilità nel lungo periodo, invece Bitcoin al contrario sul lungo periodo sta dimostrando la sua forza e sostenibilità.

Ormai attualmente la narrativa di Bitcoin come stumento di risparmio/riserva di valore si è consolidata ed ha un suo seguito, compresi Stati e città che lo hanno adottato a livello istituzionale. Il settore del Mining è diventato un’industria fiorente, specialmente in Nord America, ma anche in Africa e in molte altre zone del mondo.

Definire Bitcoin anche solo “rischioso” non mi sembra molto appropriato. Di certo, definirlo uno schema-truffa è del tutto insensato. Stiamo parlando semmai di un’opportunità unica, che capita raramente nella storia.

EMANUELE MAGRINI

Giornalista, editor e opinionista specializzato nel settore Bitcoin e criptovalute.

Autore Newsletter Bitcoin Face

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