Ucraina non rinnova accordo gas con Russia: impatti in Europa
L’Ucraina ha annunciato che non rinnoverà il suo accordo di transito del gas con la Russia dopo la sua scadenza. Questa decisione è stata presa dal primo ministro Denys Shmyhal durante una conferenza stampa con il primo ministro slovacco Robert Fico. La mossa fa parte degli sforzi dell’Ucraina per ridurre i ricavi energetici russi, che sostengono vengano utilizzati per finanziare la guerra in corso. L’attuale accordo di transito, che consente al gas russo di fluire attraverso l’Ucraina verso l’Europa, scadrà nel 2024.
Questa decisione potrebbe avere significativi impatti sull’approvvigionamento energetico dell’Europa, specialmente per i paesi che dipendono pesantemente dal gas russo. Shmyhal ha esortato tutte le nazioni europee a smettere di utilizzare petrolio e gas dalla Russia e a lavorare insieme contro le esportazioni energetiche russe. Ha inoltre riconosciuto le sfide affrontate da paesi come Slovacchia e Ungheria, ma ha espresso speranza per una graduale diversificazione delle forniture energetiche.
Nonostante questa decisione, l’Ucraina rimane impegnata nei confronti dei suoi obblighi internazionali, inclusi quelli con l’Unione Europea e il Trattato sulla Carta dell’Energia. Tuttavia, sono sorte preoccupazioni recenti riguardo alla cooperazione dell’Ucraina in questioni energetiche, come quando hanno bloccato il gasdotto “Friendship” proveniente dalla Russia, che trasporta petrolio verso Slovacchia, Ungheria e Repubblica Ceca. Questa mossa ha causato tensioni e le richieste di questi paesi di revocare la decisione sono state ignorate da Bruxelles.
Il governo ungherese ha addirittura minacciato un’azione legale, suscitando una risposta dal colosso energetico ucraino Naftogaz, il quale ha sostenuto che non ci sia stata alcuna riduzione negli approvvigionamenti. Tuttavia, ciò è stato contestato da Budapest, che ha pianificato di portare la questione in tribunale se la Commissione Europea non interverrà entro tre giorni.