$11,5M per lo Sviluppo di Spiderchain – il Nuovo L2 Bitcoin
Botanix Labs, una startup di sviluppo Bitcoin con sede a New York e fondata ad Harvard, ha annunciato di aver ottenuto un finanziamento significativo di 11,5 milioni di dollari, per il progetto spiderchain.
Questo round di finanziamento, guidato da investitori gia’ noti come UTXO Management, Polychain Capital, Placeholder Capital, Valor Equity Partners, e altri, servirà a finanziare la creazione della Spiderchain. Questa è descritta come la prima primitiva di Layer 2 nativa di Bitcoin con piena compatibilita’ EVM, pensata “per supportare un sistema finanziario globale basato su Bitcoin”. Seguendo un precedente round di seed di 8,5 milioni di dollari in aprile, l’obiettivo dichiarato di Botanix Labs è quello di costruire un’infrastruttura su Bitcoin che possa durare per i prossimi 100 anni.
Che cosa sono le Spiderchain?
Le Spiderchain rappresentano una nuova proposta di Layer 2 per Bitcoin, che permette di ancorare bitcoin a una sidechain senza richiedere modifiche al protocollo del layer base di Bitcoin.
Il concetto si distingue per la sua capacità di implementazione immediata e per l’offerta di piena compatibilità con la Ethereum Virtual Machine (EVM), aprendo le porte alla composabilità e alle capacità degli smart contract di Ethereum, pur mantenendo (sulla carta) la decentralizzazione. La peg della Spiderchain è gestita tramite una serie di wallet multisig controllati da Orchestrators, che gestiscono sia nodi Bitcoin che nodi Spiderchain, assicurando la correttezza delle operazioni di peg-in e peg-out.
Le spiderchain non prevedono l’emissione di nuovi token come succede in altri progetti che si pongono in maniera parassitaria verso Bitcoin. Tuttavia, resta da capire come gli incentivi e la teoria dei giochi possa reggere in un sistema del genere, che prevede l’utilizzo della Proof of Stake per il coordinamento del layer-2.
Critiche all’approccio Spiderchain
Quelli che seguono sono i principali punti critici che emergono dalla proposta:
- Centralizzazione vs Decentralizzazione: Anche se Spiderchain utilizza Bitcoin come layer di sicurezza, la sua dipendenza da un gruppo selezionato di Orchestrators può introdurre rischi di centralizzazione.
- Sicurezza e Rischi: La sicurezza di Spiderchain dipende fortemente dalla correttezza e dalla cooperazione tra gli Orchestrators. Se uno degli Orchestrators diventasse non cooperativo o ostile, potrebbe mettere a rischio i fondi ancorati.
- Efficienza del capitale e Scalabilità: Le questioni sull’efficienza del capitale sollevano dubbi riguardo alla capacità di gestire grandi quantità di BTC con un numero limitato di Orchestrators, potenzialmente limitando la scalabilità.
- Problemi di adozione e Tecnici: Nonostante la teorica domanda elevata per funzioni finanziarie più complesse su Bitcoin, le sidechain storiche come Liquid e Rootstock non hanno raggiunto un’adozione significativa, il che solleva preoccupazioni sull’effettiva domanda e utilità delle Spiderchain.
Conclusione: Il tempo sarà il giudice dei Layer 2
Per ora, vi e’ ancora parecchio scetticismo riguardo le spiderchain, che sembrerebbero essere una versione lievemente diversa rispetto a Liquid e Rootstock.
Mentre Botanix Labs procede con lo sviluppo di Spiderchain, sostenuto da un robusto finanziamento e dalla visione di estendere l’uso di Bitcoin ben oltre la semplice conservazione del valore, solo il tempo potrà determinare il successo di questa tecnologia rispetto ad altre soluzioni di Layer 2.
Con soluzioni come Ark che sono ancora in via di sviluppo, la corsa per dominare il campo dei Layer 2 su Bitcoin è effettivamente appena iniziata e sarà il tempo a coronare il vincitore.