La Fed americana è al verde
Nel suo ultimo articolo How the Fed “Went Broke”, la nota Bitcoiner Lyn Alden ha analizzato—con l’estrema lucidità per cui è nota—la situazione finanziaria del Federal Reserve degli Stati Uniti (Fed) e le possibili conseguenze sulla stabilità economica globale.
L’autrice spiega che la Fed ha attualmente un bilancio molto ampio, in quanto ha acquistato una grande quantità di obbligazioni e titoli a seguito della crisi finanziaria del 2008. Questa politica monetaria, nota ai molti ormai come quantitative easing, è stata adottata nel 2008 per stimolare l’economia e prevenire una recessione. Ma la Fed ha anche delle passività, ovvero le riserve detenute dalle banche che sono depositate presso la Fed. E queste sono in costante diminuzione.
Come sottolineato nell’articolo, la Fed sta attualmente attraversando una fase di scarsità di liquidità, il che significa che ha bisogno di più denaro per mantenere le sue attività. Nonostante la Fed abbia già provato a ottenere più liquidità diverse volte, questi tentativi non sono stati sufficienti e la banca centrale americana è dovuto ricorrere ai cosiddetti repo market—mercati in cui si prestano soldi a fronte di titoli in garanzia, e il giorno dopo si riprendono i titoli e si restituisce il prestito. Questo, secondo Alden, sarebbe un segnale di allarme per l’economia globale, poiché la Federal Reserve è considerata il “prestatore di ultima istanza” e la sua incapacità di ottenere liquidità può avere gravi conseguenze sui mercati finanziari e sull’economia in generale.
L’autrice esamina quindi le possibili ragioni di questa scarsità di liquidità. Una delle cause potrebbe essere la riduzione delle riserve detenute dalle banche presso la Fed, che potrebbe essere causata da una maggiore domanda di prestiti da parte delle imprese e dei consumatori. Alden sostiene che la politica monetaria della Fed potrebbe essere stata troppo restrittiva. Il che avrebbe portato a una riduzione della liquidità. Ciò ha creato una situazione in cui la Fed ha ora difficoltà ad aumentare la liquidità senza creare problemi di inflazione.
E quali sono dunque le implicazioni di questa situazione sulla stabilità economica globale? Se la Fed non dovesse riuscire a ottenere abbastanza liquidità, potrebbe essere costretta a ridurre i suoi acquisti di obbligazioni e titoli, il che potrebbe avere un impatto negativo sui mercati finanziari globali. E se la Fed dovesse ridurre i tassi di interesse per aumentare la liquidità, ciò potrebbe portare a una maggiore inflazione.
Il patrimonio netto tangibile della Federal Reserve potrebbe scendere sotto zero molto presto. Il che all’inizio non avrà un impatto significativo, ma nel lungo periodo sarà rilevante per tre motivi. In primis, poichè il Tesoro ha perso una fonte di reddito annuale di oltre 100 miliardi di dollari, pari a quattro volte il budget annuale della NASA. In secondo luogo, questa situazione è positiva per la redditività delle banche commerciali americane. In terzo luogo, se questa situazione dovesse prolungarsi, potrebbe aumentare la pressione politica sulla Federal Reserve, che sarà presto chiamata a rispondere delle proprie azioni.
Secondo Alden, entro la fine di questo decennio, vi potrebbe essere “una spirale fiscale” negli Stati Uniti e in altri paesi sviluppati, il che porterebbe ad una combinazione di deficit elevati, debiti elevati e tassi di interesse elevati su tali debiti. Questi creereranno a loro volta inflazione strutturale e una significativa crescita dell’offerta di moneta.
L’articolo in questione, che merita di essere letto integralmente se possibile, evidenzia come le implicazioni di una Fed che opera in perdita potrebbe avere sull’economia globale. A questo punto, il lettore avrà sicuramente capito che non c’è nulla di positivo o vagamente promettente in tutta questa storia.
È per questo che è cosí importante per Bitcoin vincere e permettere a quante più persone possibili di uscire da un sistema che molti, tra cui Lyn Alden stessa, considerano prossimo al collasso.