Quella che segue è una traduzione dell’opinione di Obi Nwosu, CEO e co-fondatore di Fedi. L’articolo è stato originariamente pubblicato in inglese su Bitcoin Magazine.

Non c’è bisogno di fare profezie in quanto è stato ed è tuttora sotto gli occhi di tutti il periodo difficile per il Bitcoin. Il “terremoto finanziario con le sue scosse di assestamento” a cui abbiamo assistito è servito a fare un pò di “pulizia” nel sistema Bitcoin e anche a riconcentrarci sulla sua missione principale, cioè la libertà monetaria.

Il fallimento di Celsius, nello scorso luglio, è stato il primo segnale che nel sistema ci fosse qualcosa che non andava bene. Il fatto che stessimo utilizzando una valuta decentralizzata per riflettere il sistema finanziario centralizzato non rifletteva la filosofia originaria di Bitcoin.

Tutto ciò ha messo ancora una volta in evidenza la presenza di due realtà opposte e diverse per il Bitcoin: il Bitcoin “autentico”, che sta crescendo dal basso verso l’alto e si focalizza sul valore che può offrire al mondo, e il Bitcoin “regolamentato”, che si concentra sul prezzo, sui sistemi di regolamentazione e sull’adozione attraverso la speculazione.

Ma il vero Bitcoin sta crescendo nel Sud del mondo e nelle aree post-sovietiche, dove l’innovazione sta sfatando l’idea che Bitcoin non possa essere utilizzato in modo positivo. Per fare un esempio, si sta sviluppando un’idea di città di frontiera, che unisce l’energia rinnovabile, il mining di Bitcoin, la connettività a Internet e la gestione autosufficiente delle comunità locali.

Negli anni a venire, le comunità giocheranno un ruolo determinante nel delineare il percorso di Bitcoin mentre i Bitcoiners stanno già dando potere alle comunità di tutto il mondo. Ma è vitale che anche la nostra comunità globale resti unita per poter vincere questa sfida.

Più saremo e più avremo forza per combattere in questo nuovo e promettente 2023  per poi vivere momenti di vera e propria gloria.