Un rifugio Bitcoin tra le vette alpine: la comunità di Chiavenna, in provincia di Sondrio, ora ambisce a diventare un punto di riferimento per l’adozione di Bitcoin in Italia. Non si tratta solo di un gruppo di appassionati, ma di un progetto per rivitalizzare una piccola comunità montana attraverso Bitcoin.

Lo sviluppatore Jeff Gardner è l’anima di questa iniziativa. Originario della Virginia ma residente in Valchiavenna da oltre 14 anni, ha sviluppato l’app Listr, ha contribuito alla crescita del protocollo Nostr negli ultimi anni, e ha lavorato su qualche piccolo progetto in ambito Bitcoin. Jeff spiega che vede in Bitcoin la chiave per risollevare le sorti di piccoli centri rurali colpiti dalla globalizzazione e dalla frenetica corsa ai centri urbani. Ed ecco che Chiavenna diventa un laboratorio a cielo aperto: un luogo dove sperimentare l’adozione di Bitcoin come strumento per la crescita economica e sociale.

Raccolta fondi su Geyser Fund

Jeff ha lanciato una campagna di crowdfunding su Geyser Fund per raccogliere fondi necessari a finanziare le attività del progetto.

Si legge sul sito, che fondi raccolti saranno utilizzati per:

  • Acquistare POS Bitcoin: per facilitare l’adozione di Bitcoin tra le attività commerciali locali.
  • Organizzare eventi e incontri: per educare la popolazione su Bitcoin e coinvolgere la comunità.
  • Finanziare una conferenza a Chiavenna.

La campagna di crowdfunding ha già raccolto 1 milione di sats in pochi giorni, con oltre 17 sostenitori che hanno contribuito.

Le iniziative commerciali e sociali di Bitcoin Chiavenna

Jeff ci spiega che la diffusione di Bitcoin tra le attività commerciali a Chiavenna è in crescita. Attualmente, quattro bar e ristoranti hanno già abbracciato Bitcoin come metodo di pagamento, con altri pronti ad unirsi presto.

Questo trend si estende anche ad altre attività, come un piccolo supermercato, una cantina vinicola e vari esercizi commerciali, che si stanno preparando ad entrare nel circuito. L’obiettivo di questa iniziativa è creare un’economia circolare locale basata su Bitcoin.

Sono cresciuto in una piccola città. Vivo in una piccola città. Voglio vedere decine di migliaia di piccole città vivaci, ricche, interessanti e strane in tutto il pianeta. E voglio che funzionino tutti con Bitcoin.

Jeff Gardner

Parallelamente, la comunità di Chiavenna sta attivamente coinvolgendo i suoi membri nell’educazione e nella promozione di Bitcoin. Gli ormai iconici incontri mensili Satoshi Spritz sono diventati un punto di riferimento per comprendere meglio cosa sia Bitcoin e quali siano i suoi vantaggi.

Bitcoin Chiavenna

Il primo evento ha già attirato oltre 40 persone, e sta contribuendo alla creazione di una solida comunità di sostenitori.

Molte delle iniziative passate, inclusi i Satoshi Spritz, sono stati supportati da Criptolario S.r.l. La startup e società benefit si definisce specializzata “sul mondo del Web3: Blockchain, Bitcoin, criptovalute, Metaverso ed NFT”. Criptolario ha anche elargito due borse di studio in bitcoin per due studenti di Chiavenna.

Mining nelle Alpi? Perché no?

Si sta valutando la possibilità di utilizzare l’energia idroelettrica e solare locale per lanciare una piccola mining farm a Chiavenna. La piccola citta’ alpina non è il Texas, ma potrebbe utilizzare l’energia idroelettrica come fanno già diverse realtà in Italia. Questo permetterebbe di creare un sistema energetico più sostenibile e di generare nuova entrate per la comunità.

Supporto dell’amministrazione locale

Jeff ci spiega che il Comune di Chiavenna (che conta poco meno di 10 mila abitanti) e il Sindaco si sono mostrati curiosi e aperti alle potenzialità del progetto Bitcoin Chiavenna.

Il sindaco della città, Luca Della Bitta (classe 1980) era già stato coinvolto nel Valchiavenna Digital Festival con Criptolario. “Siamo fortunati ad avere un sindaco giovane e, in generale, un’amministrazione cosi aperta” ci racconta Jeff. “Sono sicuramente curiosi e supportano questa iniziativa che potrebbe beneficiare la citta.”

Perché il progetto Bitcoin Chiavenna è importante?

Il progetto dimostra che Bitcoin non è solo una speculazione finanziaria, ma può essere un strumento concreto per lo sviluppo economico e sociale di piccole comunità marginalizzate.

L’iniziativa ambisce a posizionare Chiavenna e l’Italia come pionieri nell’adozione di Bitcoin e nella sperimentazione di nuove tecnologie decentralizzate a livello locale.

La comunità Bitcoin di Chiavenna è ancora agli inizi, ma il suo potenziale è immenso. Seguiamo con interesse la sua evoluzione e non vediamo l’ora di vedere quali frutti porterà questa iniziativa.

Il progetto Bitcoin Chiavenna non è affatto un caso isolato. Altre comunità Bitcoin stanno fiorendo in diverse zone italofone, come il Villaggio Bitcoin nel Bresciano, la Bitcoin Valley a Rogoredo, e il Plan B di Lugano in Svizzera.

Come supportare Bitcoin Chiavenna