• Sterlingov condannato da un tribunale federale a Washington DC
  • La condanna di Roman Sterlingov mette in discussione l’affidabilità dei metodi di Chainalysis.
  • L’accusa lo accusa di riciclaggio di denaro tramite Bitcoin Fog, ma la difesa contesta la mancanza di prove dirette.

Dopo anni di campagne e messaggi di supporto, il 12 marzo 2024, la Corte ha emesso una sentenza che ha dichiarato Roman Sterlingov colpevole di quattro capi d’accusa. La Corte ha anche ritenuto affidabile l’analisi della blockchain di Chainalysis.

Sterlingov, un cittadino russo-svizzero di 35 anni, è stato accusato dal governo di aver gestito Bitcoin Fog, un servizio che mixava Bitcoin per rendere più difficile risalire al possessore. Secondo l’accusa, Bitcoin Fog ha processato più di 400 milioni di dollari in transazioni non rintracciabili, incluse alcune provenienti da mercati illeciti.

Il procuratore Catherine Pelker, delineando l’accusa, ha sottolineato come Sterlingov fosse “strumentale” nella creazione di Bitcoin Fog, enfatizzando il ruolo del servizio nel nascondere patrimoni criminali.

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Le prove presentate durante il processo a Roman Sterlingov

Durante il processo, l’accusa ha tentato di dimostrare il collegamento di Roman Sterlingov con Bitcoin Fog, evidenziando transazioni e comportamenti ritenuti sospetti. Nonostante ciò, Ekeland ha messo in luce la mancanza di prove dirette, come testimonianze oculari o log di server, che attestino l’operatività di Sterlingov in Bitcoin Fog.

Anche il famoso hacker Ilya Lichtenstein, accusato insieme alla moglie rapper, ha dichiarato alla corte di aver usato Bitcoin Fog per riciclare parte dei 4,5 miliardi di dollari in criptovalute rubati dall’hack di
Bitfinex. Sia lui che Larry Harmon (ex-CEO di un altro mixer) hanno detto di non conoscere Sterlingov.

La questione dell’affidabilità del software Reactor di Chainalysis

Il cuore della questione rimane l’affidabilità del software Reactor di Chainalysis, utilizzato per tracciare le transazioni sospette. La difesa ha anche messo in dubbio l’affidabilità di Chainalysis, società finanziata da Wall Street che è stata utilizzata dal Dipartimento di Giustizia e dal Dipartimento del Tesoro per tracciare il flusso di criptovaluta in casi di riciclaggio di denaro.

La difesa di Roman Sterlingov, paragonando Chainalysis alla “Theranos della forensica blockchain“, ha enfatizzato i rischi di dipendere da tecnologie potenzialmente inaffidabili in procedimenti giudiziari che influenzano significativamente le vite delle persone coinvolte.

Esperti di CipherTrace avevano rilevato significative imprecisioni nelle euristiche applicate da Chainalysis, descrivendo il suo metodo di clustering comportamentale come “avventato” e indicando una discrepanza di accuratezza stimata attorno al 64%.

Nonostante tutto questo, la Corte ha stabilito che il governo ha dimostrato con una preponderanza di prove che l’analisi della blockchain di Chainalysis è il prodotto di principi e metodi affidabili. Pertanto, ha respinto le richieste della difesa di escludere la testimonianza e le prove basate su tale analisi.

Cosa succede ora?

Il verdetto contro Sterlingov verrà probabilmente fuori nei processi contro gli sviluppatori di Tornado Cash Alexey Pertsev e Roman Storm, previsti per quest’anno rispettivamente nei Paesi Bassi e negli Stati Uniti.

Tor Ekeland, avvocato della difesa, ha descritto il verdetto come “deludente“, annunciando un’appello e marcando questa fase come “solo a metà del cammino”. La data della sentenza di Sterlingov è stata fissata per il 15 luglio. Rischia fino a 20 anni di carcere per l’accusa più grave.

Comunicato stampa del governo: District of Columbia | Jury Finds Russian-Swedish Operator of ‘Bitcoin Fog’ Guilty of Running the Darknet Cryptocurrency Mixer | United States Department of Justice

Articolo di Bloomberg: Crypto ‘Mixer’ Convicted of Money Laundering on Bitcoin Fog – Bloomberg