datasapiens

Arriva un nuovo player nel mondo Bitcoin italiano. Un progetto lanciato da due Bitcoiner che forniranno consulenze e servizi privacy-oriented nel paese. Ale “TheOrangeWay” e Carlo Martinuzzi, due figure già conosciute ai molti in Italia, hanno annunciato il lancio di DataSapiens, un’iniziativa che ambisce a promuovere e supportare la privacy degli utenti, sia in generale, che in ambito Bitcoin specificamente.

I due fondatori

Ale, noto per il suo podcast L’Arancione Podcast e per il suo precedente lavoro presso l’exchange Bitcoin svizzero Relai, ha dimostrato una profonda passione e conoscenza del mondo Bitcoin e cypherpunk. Dopo aver lasciato il team Ducati, si e’ dedicato esclusivamente a Bitcoin, proponendo riflessioni come “Socrate Sarebbe stato un ottimo Bitcoiner…” sul suo canale Youtube.

Carlo Martinuzzi porta con sé un’esperienza ventennale nel settore bancario e dei servizi finanziari. Negli ultimi anni, tuttavia, la sua attenzione si è spostata sempre più verso la comunità Bitcoin italiana, diventando un ospite fisso in numerosi Twitter Spaces e contribuendo significativamente alla diffusione della consapevolezza e dell’utilizzo del progetto lanciato da Satoshi 15 anni fa.

Sia Ale che Carlo sono originariamente di Milano, ma residenti a Bologna, dove si sono conosciuti ad uno dei Satoshi Spritz.

La nascita e la proposta del progetto DataSapiens

Carlo ci racconta che l’idea è nata nell’inverno del 2022, quando, “piacevolmente sorpreso dal suo entusiasmo e disponibilità a partecipare a progetti bitcoin, sottoposi ad Ale un’iniziativa che rispecchiasse il più possibile i principi di sovranità individuale e libertà finanziaria del white paper di Bitcoin”.

L’idea originale di Carlo ha dovuto poi subire diverse modifiche a causa del rilascio dell’impianto legislativo MiCA da parte della UE, che li “ha obbligati ad aggiornare il business plan e rivedere l’importo esplicito da sottoporre ad investors e VC”.

Il sito di DataSapiens rivela un’importante dichiarazione d’intenti: “Privacy non è segretezza, PRIVACY è scegliere selettivamente cosa condividere con gli altri.”

Attraverso l’offerta di smartphone equipaggiati con Graphene OS, un sistema operativo open-source, e un set di applicazioni progettate per massimizzare il controllo sui dati, DataSapiens ambisce a garantire agli utenti di mantenere un’interazione sicura con le app tradizionali attraverso soluzioni open-source.

Carlo ci spiega che l’idea è di promuovere la privacy “attraverso l’utilizzo di telefoni che consentono di gestire il flusso dei dati informatici in entrata ed uscita”.

DataSapiens offrirà modelli Pixel con GrapheneOS in diverse fasce di prezzo che vanno da 550 a 1300 euro. Carlo ci spiega che “l’utilizzo di telefoni/devices che consentono di gestire il flusso dei dati informatici in entrata ed uscita”.

Oltre alla vendita di dispositivi, DataSapiens si occuperà anche di seminari dedicati all’importanza della protezione dei dati personali, consulenza aziendale per cybersecurity, e supporto per l’integrazione del Bitcoin nelle attività commerciali.

Tra i servizi specificamente dedicati a Bitcoin, troviamo:

  • Generazione wallet offline,
  • SetUp full-node
  • Set Up e Gestione nodi Lightning network
  • Accettazione Bitcoin come metodo di pagamento
  • Aggiunta di Bitcoin al bilancio aziendale

Un manifesto per la scelta e per la privacy

Attraverso un annuncio su Twitter, DataSapiens ha evidenziato la propria filosofia, ispirata dai principi dei Cypherpunks e sottolineando l’importanza della scelta consapevole in un’era dominata dall’informazione digitale. Il progetto enfatizza il ruolo del Bitcoin come soluzione alla privacy monetaria, promuovendo l’utilizzo di software open-source come mezzo per proteggere i flussi di dati più preziosi – inclusi quelli finanziari.

Sempre più attenti alla privacy in Italia

Il lancio di DataSapiens segna un passo significativo verso una maggiore sensibilizzazione e adozione delle pratiche di privacy e l’uso del Bitcoin in Italia. DataSapiens infatti si aggiunge alle diverse iniziative esistenti all’intersezione tra Bitcoin e privacy come il lavoro di Turtecute e di Riccardo Masutti.

D’altronde, il mercato per una maggiore privacy sembrerebbe essere decisamente in crescita. O almeno, cosi prevede Carlo: “il nostro target si amplierà nel prossimo futuro in relazione alle iniziative legislative erogate dalle istituzioni governative in merito alla privacy personale e libertà di pensiero ed opinione”.

Puoi trovare maggiori informazioni su DataSapiens sul sito web e sul profilo X.